FIRENZE
Cronaca

Digitalizzazione, la Toscana c’è: "Ma il Nord resta in vantaggio"

Banca d’Italia e le sfide da non perdere. Il direttore di sede Venturi: "Più investimenti in tecnologie avanzate"

Digitalizzazione, la Toscana c’è: "Ma il Nord resta in vantaggio"

di Lisa Ciardi

La digitalizzazione cresce in Toscana, ma resta il ritardo rispetto al Nord del Paese. È quanto emerge dalla relazione di Mario Venturi, direttore della sede della Banca d’Italia, intervenuto ieri all’Auditorium della Camera di Commercio, all’incontro su ‘L’economia digitale in Toscana: il contributo della Banca d’Italia’. Moderato da Antonella Dragotto, vicecapo servizio comunicazione della Banca d’Italia, il convegno ha aperto la tappa fiorentina dell’iniziativa ‘In viaggio con la Banca d’Italia’.

"Le elaborazioni svolte dai nostri ricercatori, coordinati da Silvia Del Prete - ha spiegato Venturi - mostrano che la digitalizzazione della Toscana è analoga a quella media del Paese, ma con un moderato ritardo rispetto alle principali regioni del Nord, soprattutto Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto. Il ritardo è spiegato principalmente dal più basso grado di connettività, riflesso anche delle caratteristiche del territorio, e dalla più limitata diffusione di tecnologie avanzate nel settore produttivo. La situazione è invece migliore per capitale umano e servizi pubblici digitali". Significativa, secondo la ricerca, l’accelerazione post pandemia: le imprese toscane che investono più del 40% della spesa in tecnologie avanzate sono passate dal 5% al 15% circa, con qualche ritardo fra quelle fino a 50 addetti. "La transizione digitale come quella verde – ha detto il direttore generale della Banca d’Italia e presidente Ivass, Luigi Federico Signorini - sono per certi aspetti inevitabili e irreversibili. Se è giusto interrogarci su costi e pericoli e cercare di minimizzarli e prevenirli, non è meno importante guardare con fiducia alle occasioni da cogliere, investendo energie e risorse perché il Paese possa tornare a una crescita sostenuta". "La Toscana – ha commentato Leonardo Bassilichi, presidente Camera di Commercio - sta recuperando un gap con le aree più avanzate del Paese sulla digitalizzazione, legato principalmente alla dimensione d’impresa. La salute dell’economia non si misura col numero di aziende, ma con la loro qualità. Se ogni impresa si fondesse con una simile, passeremmo da 120mila a 60mila, ma sfido chiunque a dire che sarebbe negativo".

Fra gli altri interventi: Massimo Doria, vicecapo Dipartimento circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia, che ha sottolineato l’importanza della trasparenza nei servizi digitali; Paolo Ghezzi, dg di InfoCamere; Luigi Lovaglio, ad e dg della Banca Monte dei Paschi di Siena; Gianluca Vannuccini, della Regione Toscana; Filippo Zatti, professore associato di Diritto dell’Economia. L’iniziativa prosegue oggi con due incontri nella sede della Banca in via dell’Oriuolo 37: ‘L’educazione finanziaria inizia a scuola’ (ore 10) e ‘La valutazione del merito di credito delle imprese e la sostenibilità’ (ore 15). Domani, l’open day in collaborazione con il Fai e i laboratori interattivi su ’Criptovalute o criptoattività?’ (ore 11.30), a cura di Vito Barone, vicedirettore della sede , e ’L’economia comportamentale’ (ore 16), con Luca Casolaro, della Divisione analisi e ricerca economica territoriale sempre della sede cittadina.