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Derubato a Firenze, il racconto di Claudio Spadi, "il menestrello di Ponte Vecchio"

Un musicista fiorentino è stato derubato alla fine del suo turno di lavoro: gli hanno preso l'incasso, il tablet, gli occhiali e i documenti. Un appello a tutelare i colleghi da simili situazioni.

FIRENZE

Derubato alla fine del suo turno di lavoro: l’incasso, il tablet con il suo canzoniere, gli occhiali di cui non può fare a meno, i documenti con i permessi per stare lì, in mezzo ai turisti, ad intrattenerli e regalare momenti belli.

E’ tanta la rabbia di Claudio Spadi, fiorentino, musicista, cantautore, “il menestrello di Ponte Vecchio“ come lo hanno ribattezzato i tanti, non solo turisti, che non se lo perdono quando si esibisce davanti al Cellini o in altre piazze del centro.

E’ successo sabato sera. Lo ha distratto un soggetto, che si è finto interessato al suo lavoro, mentre un altro si è portato via tutto quello che stava rimettendo, dopo aver terminato la sua esibizione. Compresi i suoi occhiali con una correzione particolare che costano 500 euro.

"Il mio vuole essere un appello anche per mettere in guardia i miei colleghi - si sfoga Spadi -, noi creiamo felicità, questa cosa è brutta per l’anima. So che è capitato qualcosa di analoga anche ad altri".

"Siamo artisti regolari - prosegue -, otteniamo il posto con un bando e veniamo controllati al minuto, l’amministrazione dovrebbe tutelare invece sul Ponte Vecchio non c’era neanche un vigile". Dal suo osservatorio privilegiato, l’artista vede gli occhi di chi s’innamora di Firenze ma anche chi si mescola tra i turisti per allungare una mano, aspettando il momento buono per depredarli. In passato, il suo “far presidio“ è servito anche a debellare i borseggiatori. Stavolta però è toccato a lui.

ste.bro.