Del Re, ultimi fuochi: "È il nostro Capodanno"

In Santissima Annunziata la chiusura della campagna di Firenze Democratica. E Cecilia punta sulla parola coraggio. "Riportiamo il cittadini al centro" .

Cecilia del Re

Cecilia del Re

Santissima Annunziata era una scelta impegnativa per un comizio elettorale, vista la grandezza della piazza. Alla fine per Cecilia Del Re, candidata a sindaco di Firenze Democratica, si sono presentati circa in 800 e il colpo d’occhio è stato buono. I colori giallo e viola del logo di Fd, la voglia di Del Re di stupire in vista delle comunali hanno fatto il resto. Del Re ha usato la parola "coraggio" (7 volte in tutto il discorso) ma pure "passione, storia" riferendosi alla scelta del luogo. "E’ la piazza del Capodanno fiorentino – ha detto – e oggi è il nostro capodanno perché è l’inizio di un percorso che ostinatamente vuol essere democratico e riportare i cittadini al centro, non le mere dinamiche di potere che abbiamo visto fino a ora". "C’era bisogno di uno spazio democratico vero – ha spiegato a proposito della nascita di Firenze Democratica -, che partisse dal coraggio di reagire ad una situazione non sana all’interno di un partito che doveva essere democratico, e che invece era solo in mano all’arroganza del sindaco uscente, che in questo secondo mandato ha eliminato tutto ciò che poteva essere di disturbo rispetto ai suoi interessi di mera conservazione del potere. E io mi sono ritrovata a essere un intralcio". Superfluo per i più attenti ma utile per i meno attenti Del Re, ex Pd, non ha certo nascosto la sua voglia di rivalsa verso il Pd e il sindaco uscente Dario Nardella.

Ed è stato logico il riferimento successivo a Sara Funaro, candidata a sindaco del centrosinistra. Qui Del Re ha attaccato. Forte. Chiedendosi "dove era" Funaro "quando ci siamo battuti per non vendere l’ex ospedale San Giovanni di Dio" in borgo Ognissanti, "quando siamo usciti dalla maggioranza in mezzo alle intimidazioni, o quando venivano usati soldi pubblici per fare propaganda di fine mandato. Dove era? Forse troppo impegnata a farsi portare silente alla meta dal sindaco uscente, senza rispondere a chi le chiedeva un confronto pubblico". La logica del "voto utile" al primo turno Del Re l’ha sempre considerata una sciocchezza (tratto in comune con la candidata di Iv Stefania Saccardi) perché al primo turno "dobbiamo votare per la lista che più ci rappresenta per eleggere quei consiglieri che poi saranno la voce di Firenze Democratica in seno alle istituzioni

Niccolò Gramigni