
Malumori, chat bollenti e incredulità. In pochi (soprattutto nel Partito democratico), fino a mercoledì sera, credevano che l’evento organizzato da Cecilia Del Re al Tuscany Hall avrebbe richiamato così tante persone. C’è chi parla di mille, e chi invece azzarda cifre più alte – come lo stesso entourage della ex assessora che afferma di aver raccolto 1.561 cartoline che nei prossimi giorni verranno inviate alla segretaria nazionale del partito Elly Schlein per chiedere le primarie a Firenze –, sta di fatto che ieri tra i vertici Democratici e anche nella stessa Italia Viva, che ha inviato alla convention il numero due dei renziani, il senatore Francesco Bonifazi, l’irritazione era palpabile. Perché tutti pensavano ad un sicuro flop. Lo dimostrano le chat del Pd e di Iv, nelle quali per tutta la giornata di ieri non si parlava d’altro: decine di messaggi tra l’incredulità, la sorpresa e anche un po’ di rabbia.
Ma c’è un passaggio del discorso pronunciato da Del Re sul palco che ha letteralmente gelato la sala. "Come canzoni che hanno accompagnato questa serata – ha detto l’esponente Pd – abbiamo scelto brani contemporanei, e meno trasmessi dal mainstream. In particolar modo, abbiamo scelto “Canzone contro la paura” di Brunori Sas. C’è chi ha avuto paura stasera a venire qua, chi è stato impaurito a venire da telefonate e non è venuto, e ci dispiace". Parole, queste, che pesano come macigni e che fanno capire quale aria si respiri all’interno del Pd fiorentino. La Nazione, ieri, ha più volte provato a chiedere lumi alla stessa Cecilia Del Re senza però ottenere alcuna risposta. Anzi, la diretta interessata, attraverso Whatsapp ha fatto sapere che "non ho niente da aggiungere in più rispetto a quanto ho detto ieri".
Chi ha chiamato chi? E quali presunte pressioni sarebbero state rivolte a coloro che invece avrebbero voluto partecipare alla prima di ’Sarà Firenze’? Ad oggi l’accusa dell’ex assessore all’urbanistica – lanciata, viene da ipotizzare, contro alcuni dei suoi compagni di partito – resta senza ulteriori elementi e senza nomi e cognomi.
Dall’inner circle dell’ex assessora assicurano che quanto detto dalla “madrina“ della serata corrisponde a verità però nessuno sembra essere disposto a fornire altri elementi. Sta di fatto che quelle parole pare abbiano acuito la frattura tra lei e i vertici dem (non presenti al Tuscany Hall). A loro, tra l’altro, ha dedicato un altro passaggio: "Anche il rifiuto delle primarie nasce dalla paura di un confronto, di un movimento che non si governa, che può togliere la palla di mano a chi vuole mantenerla, e per questo si fa finta che non esista, tanto da spingerci a creare oggi questa iniziativa. Nessuno di noi è stato mai chiamato in questi mesi per un confronto, mentre chi chiedeva primarie è stato sempre disponibile al dialogo". E il Pd? Np, non pervenuto. Idem il centrodestra.
A.P.
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