
Dehors fissi, la proposta che divide: "Arriva dall’alto, è inopportuna"
La proposta del ministro delle imprese Adolfo Urso di un provvedimento che possa rendere strutturali i tavolini all’aperto così che siano anche un elemento di decoro urbano, in modo da rendere permanente la deroga alle norme sullo spazio pubblico concesso per l’emergenza covid, divide la città. Da un lato, le imprese che considerano il provvedimento una tutela al lavoro, dall’altro i residenti costretti a slalom tra i dehors nel centro di Firenze. In realtà, dal 2023, il Comune di Firenze ha concesso la possibilità di mettere sedie e tavolini "covid" solo nelle strade e nelle piazze non comprese nell’area Unesco. "Una volta la Lega parlava di decentramento e ora vogliono decidere anche dove mettere i tavolini? Ogni amministrazione deve poter decidere in base alle proprie esigenze, senza imposizioni", dice l’assessore a commercio e attività produttive del Comune di Firenze Giovanni Bettarini. "Il suolo pubblico - riprende - è un tema molto delicato soprattutto in una città come Firenze dove è scarso. Per questo motivo l’idea che arriva dall’alto e non concertata con le amministrazioni locali è inopportuna". Franco Marinoni, direttore Confcommercio Toscana, è chiaro: "La pandemia ci ha insegnato che gli spazi aperti sono importanti soprattutto per i consumatori e di conseguenza per gli operatori. Accogliamo con favore un eventuale provvedimento che tenda a stabilizzare l’utilizzo degli spazi pubblici per i professionisti della somministrazione nel rispetto chiaramente di decoro, sicurezza ed estatica". Vito Damato, presidente di Cna Firenze Ristorazione, sottolinea che: "I dehors possono e devono diventare strumenti per offrire ai clienti di ristoranti e bar un servizio migliore, per consentire agli esercizi di incrementare il proprio lavoro e per migliorare la vivibilità delle nostre città". Per Santino Cannamela, presidente Confesercenti Firenze "fermo restando la necessità di stabilire regole certe, vediamo con favore l’ipotesi di un disegno di legge che consenta alle nostre imprese di esercitare la propria attività attraverso l’uso di dehors stabili e permanenti". Un’iniziativa che, per Jacopo Ferretti, direttore Confartigianato Firenze, "è importante per le nostre imprese, ma occorre un sistema di controllo e gestione del territorio che tenga conto delle caratteristiche delle varie strade". Per Emanuele Corti Grazzi, uno degli abitanti più agguerriti di Santa Croce, "non si può dare la permanenza di una concessione sul suolo pubblico perché implicherebbe concedere un diritto poi difficile da togliere".
Ross.Cont.