Giove Pluvio in azione, scuole già a regime (dopo gli ingressi scaglionati del primo giorno), qualche cantiere di troppo e un banale tamponamento nella zona più delicata della città.
Tempesta perfetta ieri mattina a Firenze che è collassata già poco dopo l’alba con una coda infinita nel suo quadrante ovest.
Il maxi ingorgo sul ponte all’Indiano (c’è chi parla di quasi un’ora per attraversarlo tutto) ha mandato immediatamente in tilt anche le zone circostanti. Traffico bloccato anche su via delle Bagnese in direzione Scandicci. Tutti in fila, rassegnati, senza inutili colpi di clacson che si sa, a Firenze in settembre, le prime piogge portano automaticamente caos diffuso.
Perché di traffico ieri ce n’è stato in abbondanza ovunque. Code più massicce del solito nella zona del viale Belfiore e intorno a Santa Maria Novella (la tempistica dei semafori della tramvia continua a mandare su tutte le furie molti automobilisti e anche i tassisti lamentano ritardi enormi per entrare ed uscire dall’area della stazione centrale).
Disagi anche a Gavinana con code lungo via Villamagna (dove sono iniziati i lavori per il nuovo ponte sull’Arno anche se l’impatto, al netto dell’ingresso e dell’uscita dei camion dal cantiere, non sembra ad oggi così tosto visto che gli operai sono al lavoro all’interno del parco dell’Albereta". Ingorghi anche sulla direttrice piazza Ravenna-viale Giannotti con lunghi incolonnamenti in via Poggio Bracciolini. Guai anche sulla Bolognese e nella zona del Ponte Rosso.
Lunghi sfoghi sui social dei fiorentini intrappolati nel traffico. "Da Porta al Prato alle Cure 38 minuti" digita infuriato Filippo mentre c’è chi scrive che per raggiungere lo stesso rione, ma dall’Isolotto, ha impiegato ieri più di un’ora, praticamente il tempo in cui si può comodamente raggiungere la Versilia da Firenze Nord. Caos anche in via Bronzino con un automobilista che lamenta di aver impiegato tre quarti d’ora per arrivare dalla rotonda di via Foggini all’Asl di santa Rosa, poco più di due chilometri in totale. Da annotare poi i consueti rallentamenti in zona Careggi-Dalmazia e lunga la direttrice di Peretola.
Unica nota positiva in una giornata estremamente critica per la mobilità cittadina è che piazza della Libertà, con i cantieri della Vacs ancora operativi sebbene meno impattanti rispetto ai mesi scorsi, ha complessivamente superato l’esame. Qualche rallentamento ma niente di particolare rispetto al contesto generale. Nei prossimi giorni intanto il tempo sembrerebbe restare incerto. La possibilità di trovarsi a spasso senz’auto sotto un acquazzone come sempre tende a scoraggiare molti utenti dei mezzi pubblici che scelgono la macchina ’contribuendo’ così ad aumentare il caos. Infine ci sarà da fare attenzione domani, un venerdì già annunaicato da bollino nero a causa dello sciopero nazionale di 24 ore del settore autoferrotranvieri proclamato dai sindacati di base Usb Lavoro privato, Cobas Lavoro privato, Adl Cobas, Sgb s e Cub Trasporti.
Lo stop coinvolge anche la Toscana, con disagi possibili nelle linee urbane ed extraurbane di Autolinee Toscane. A Firenze possibili disservizi anche per la tramvia.
Emanuele Baldi