MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Dalla Toscana a Torino: oltre 800 appassionati sui treni dei lettori al Salone del libro

Due i convogli pieni di lettori e lettrici toscani, soprattutto giovani, che hanno raggiunto il Lingotto per vivere una giornata speciale. Sui treni l’animazione della Fondazione Archivio diaristico nazionale e dell’associazione Macramè-Porto delle Storie

Un gruppo di giovani a bordo del treno dei lettori

Un gruppo di giovani a bordo del treno dei lettori

Firenze, 17 maggio 2025 – Hanno raggiunto Torino con la voglia di partecipare e in un clima di festa gli oltre ottocento appassionati, soprattutto ragazze e ragazzi toscani, giovani delle scuole superiori e delle medie, che grazie all’iniziativa della Regione hanno partecipato al Salone del Libro affollando i due treni charter organizzati con partenza da Livorno e da Chiusi-Chianciano. Tra loro gli oltre 50 ragazzi partecipanti al Premio Giovani poeti Von Rezzori, giunto alla sua seconda edizione. Premio che vede il coinvolgimento di tutte le scuole superiori fiorentine e culminerà nella premiazione presso lo Stand di Regione Toscana dei primi tre componimenti classificati. E poi ci sono i 35 ragazzi e ragazze dell’Associazione Macramé-Porto delle storie, che svolge laboratori di scrittura rivolti agli adolescenti. Tra loro c’è per esempio Solange, che compie 18 anni proprio oggi e che ha deciso di festeggiarli così, salendo sul Treno dei Lettori per visitare il Salone con i suoi amici. “In questi due anni di esperienza col Porto delle Storie - racconta Solange - ho imparato a sviluppare la mia creatività, a socializzare con le persone. Condividiamo molte cose, a scrivere e a parlare meglio. Mi piacciono le storie e fare questo percorso è stato bellissimo, una fuga dalla realtà, sono grata dunque agli animatori per questo. E oggi sono felice di essere qua sul treno con tutti loro. Ho scritto anche io una storia che parla di un angelo e un demone che si aiutano. Una storia romantica, mi piace!”. Scrivere e leggere, passioni che accomunano tutti i giovani passeggeri delle otto carrozze strapiene, dove dagli zaini escono i libri che si mescolano ai tablet, alle cuffie e a una mela. Qualcuno ha scoperto la poesia per curiosità, come Perla, che frequenta il liceo artistico del Valdarno e ha partecipato al concorso Von Rezzori solo per provare. “Ho parlato di un hikikomori, coloro che decidono di chiudersi in casa e ritirarsi dalla vita sociale. Mi sono immedesimata e ho cercato di immaginare cosa provasse”. “A me piace molto la poesia, mi piace leggerla e scriverne - aggiunge Giulia, anche lei una partecipante del Premio – Il mio poeta preferito? Leopardi. Che mi insegna e mi fa capire tante cose. Chi l’ha detto che era pessimista?” Sul vagone 5 per tutto il viaggio si è dipanata l’attività di animazione a cura della Fondazione Archivio diaristico nazionale che con il gruppo dei lettori DiMMI, ha messo a disposizione dei viaggiatori 5 testimonianze di diari di migranti. “Abbiamo scelto di perseguire una lettura diversa – speiga Natalia Cangi di DiMMI – per raccogliere impressioni sul senso delle migrazioni e tante le riflessioni che sono emerse perché tutti coloro che hanno partecipato lo hanno fatto molto seriamente, immergendosi nelle storie e nei pensieri di chi aveva scritto le pagine di diario” Non nascondono la propria soddisfazione la presidente della commissione cultura del Consiglio regionale, Cristina Giachi, e la capo di gabinetto del presidente Eugenio Giani, Cristina Manetti, entrambe a bordo del treno. “E’ un grande piacere vedere tanti viaggiatori, lettori, lettrici, soprattutto giovani: è segnale di crescita – sottolinea Giachi - e motivo di soddisfazione per tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto. Promuovere la lettura merita tutti gli sforzi possibili, perché è uno strumento per comprendere il mondo, che fa crescere i singoli, ma anche la comunità. E’ per questo che investiamo così tanto per il Salone di Torino, portando i nostri editori, tanti lettori e i nostri progetti, come Leggere forte e Leggere liberi, la nostra proposta di legge per introdurre la lettura libera e piacevole a scuola per almeno un quarto d'ora al giorno”. “Un viaggio verso il Salone del Libro – osserva Cristina Manetti - è già di per sé un’esperienza. Vedo e ho incontrato tanti giovani interessati, felici di essere qua e questo è un segnale bellissimo, che dà ancora più forza, significato e speranza al lavoro che stiamo portando avanti per promuovere la lettura e, attraverso essa, la crescita della nostra comunità”.

Maurizio Costanzo