SANDRA NISTRI
Cronaca

Dal successo di Bruna a Pieraccioni: "Grande intesa con Leonardo"

Alessandro Riccio ha curato la sceneggiatura del nuovo film del regista : "Divertente lavorare con lui". Da domani al Teatro di Fiesole lo spettacolo con Alberto Becucci: "L’anziana cantante è amatissima".

Dal successo di Bruna a Pieraccioni: "Grande intesa con Leonardo"

Sei repliche straordinarie per venire incontro alla grande richiesta. Dopo essere stato in scena dal 26 al 31 dicembre e anche lo scorso fine settimana, lo spettacolo "Bruna, per carità" scritto, diretto e interpretato da Alessandro Riccio e Alberto Becucci sarà ancora in scena, da domani, al Teatro di Fiesole. Un successo crescente per il personaggio di Bruna, anziana cantante dal passato turbolento, del quale parliamo con Alessandro Riccio.

Perché Bruna piace così tanto?

"Il personaggio è amatissimo, ha stabilito questa strana connessione con il pubblico e non a caso è stato replicato per tre spettacoli diversi. Il primo non bastava più: una spettatrice tempo fa mi disse ‘io ho visto lo spettacolo già dieci volte, ora non voglio più venire perché lo conosco a memoria ma voglio sapere di più’. Da lì l’idea di andare avanti perché, evidentemente, questo personaggio aveva molto da dire. Credo che Bruna sia amata perché non si preoccupa di piacere agli altri, è un personaggio scontroso e burbero. Noi viviamo in un mondo di like, siamo molto legati ai social, ad avere i filtri sui selfie per piacere agli altri, Bruna invece non ha questo problema e probabilmente lei soddisfa un desiderio che anche noi avremmo, di non avere il sogno, cioè, di piacere agli altri".

Di Bruna piace anche la ‘fiorentinità’?

"Sicuramente sì, noi però abbiamo fatto lo spettacolo dal Nord al Sud d’Italia e abbiamo scoperto che è un personaggio che funziona ovunque perché ha questa schiettezza, questa simpatia, questa profondità, questi contrasti così forti tra momenti di una grezzezza così bassa uniti a momenti di una poesia così alta, a riprova che una maschera buffa che può anche essere molto profonda".

Quali sono i suoi prossimi impegni?

"Continueremo ad andare avanti con gli spettacoli, in collaborazione, con l’Orchestra della Toscana e a luglio, al Teatro Romano di Fiesole, ci sarà la nuova produzione su Giacomo Puccini dal titolo "Il mio amico Giacomo". Poi sempre a Fiesole, che sta diventando un punto fisso per le mie produzioni, dal 15 marzo andrà in scena "Solitario", la storia di un profumiere del 1700, una sorta di genio incompreso in una città come Firenze che era in uno stato di decadenza".

Lei ha curato, la sceneggiatura dell’ultimo film di Leonardo Pieraccioni "Pare parecchio Parigi" al cinema dal 18 gennaio: che esperienza è stata?

"È stata un’esperienza molto divertente perché Leonardo è un vulcano di idee, sforna idee ogni secondo, io invece ho una metodologia più tecnica. C’è stata questa grande connessione tra la sua grande capacità di ideare e la mia di mettere in ordine. Quando ci siamo conosciuti c’è stata una bellissima intesa, dopo il primo incontro lui ha deciso di collaborare con me e questo mi ha fatto molto piacere. Il 18 saremo tutti alla prima per vedere come reagirà il pubblico al film che è pieraccionesco, come è giusto, un artista deve elaborare il linguaggio, ascoltare il passaggio del tempo, degli spettatori ma anche di sè stesso".