Cure La piazza nuova fa tutti felici Ma i binari del tram spaccano il rione

Un piccolo mondo antico separato dal centro dalla ferrovia che ora ha anche potenzialità ecoturistiche . Nello storico sottopasso un angelo custode veglia sui senzatetto che dormono tra bottiglie e sacchi a pelo.

FIRENZE

di Carlo Casini

Qui la ferrovia portata un secolo fa tagliò nettamente il rione da quella parte di città che ancora sa di centro fuor di Porta San Gallo, facendone un piccolo mondo a sé che gravita sulla vicina Campo di Marte. Adesso nuovi binari ce la riattaccheranno: quelli dell’imminente tramvia, croce e delizia del quartiere. Che qualcuno giura, qui alle Cure, risolverà il problema del traffico quanto l’elitropia in questo tratto di Mugnone risolse i problemi di Calandrino.

Certo che ora il trasporto pubblico urbano lascia a desiderare: "Il mezzo pubblico qui non è un’alternativa, ma succede in tutta Firenze – spiega Elisa – Funziona bene solo la tramvia, speriamo arrivi presto anche qui. Perché spostarsi in macchina è impossibile, per il traffico ma soprattutto perché a cercare un parcheggio si diventa folli. Ci sono tantissimi passi carrabili e divieti di sosta, di spazio per posteggiare ne lasciano sempre meno". Non va meglio il trasporto extraurbano: "Le corriere sono sempre in ritardo – lamenta Sonia, studentessa del Buontalenti appena uscita di scuola, che sta aspettando alla fermata il bus che la riporterà verso il Mugello – Anche oggi è già in ritardo di venti minuti, succede spesso. Quando arrivano, poi, sono sempre strapiene, ce ne vorrebbero di più almeno sugli orari di uscita dei licei".

Il baricentro del rione è la piazza completamente rinnovata, con il suo mercatino colorato; certo molto più bella, ma si poteva far di meglio: "Adoriamo il mercato, ma purtroppo toglie parcheggio – spiegano dal negozio di apparecchi acustici –I nostri clienti, perlopiù anziani, spesso saltano gli appuntamenti perché non trovano posto.Potevano fare un parcheggio a torretta vicino ai binari durante i lavori di rinnovo della piazza. Lavori che sono durati un tempo infinito; aesso ci mettono ansia quelli della tramvia. Quanto dureranno? Sventreranno di nuovo tutta la piazza?"

E poi c’è quel mondo degli ultimi sottoterra, che alcuni si trovano a dover chiamare casa, dormono infagottati in coperte sui cartoni, tra cocci di vetro e scarti di cibo. Ma anche questo inferno ha il suo angelo: Totò, che da più di 35 anni passa la vita a pulire, controllare e tenere sottocchio la situazione, ridandogli dignità.

Non solo residenti, ma anche potenzialità turistiche, fa notare Natale: "Da qui passano molti escursionisti sulla variante della Via degli Dei e arrivati qui, si perdono. Non solo dovrebbero segnalarla meglio, ma potrebbe essere sviluppata come tappa, dando il timbro ai negozi di zona, ne benifcerebbe l’economia locale". Ma sulla riqualificazione di questo tratto del cammino rassicura il presidente di quartiere: "È tra le nostre priorità"

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