
"Il Comune torni a occuparsi di Montececeri" . E’ l’invito che arriva in una interrogazione del consigliere comunale Fabrizio Baroncini di Fiesole Europa , dove si denuncia anche la ripresa "sebbene di non rilevante entità" di crolli nelle cave di pietra serena. Nel 2020 è scaduta la convenzione che per due decenni ha permesso al Comune di Fiesole di occuparsi di una trentina di ettari del bosco di Montececeri che, pur essendo di proprietà privata, è da sempre meta di escursioni e pic-nic.
"In questi anni la parte pubblica ha provveduto alla messa in sicurezza di camminamenti e sentieri, ha pensato alla manutenzione del bosco e al consolidamento di alcune cave. Ha quindi svolto – osserva il consigliere Baroncini – una funzione di custode, che ha reso fruibile in sicurezza un bene rilevante quale è questo".
Da due anni le cose sono però cambiate. E oggi, denuncia Baroncini, avventurarsi nel parco è pericoloso. Tanto che la cartellonistica posizionata dalla proprietà intima di non uscire dai sentieri segnati. "Il timore è che, persa ogni forma di manutenzione – prosegue – si vada progressivamente a perdere anche l’uso pubblico di quest’area simbolo di Fiesole". Nel bosco, realizzato nel 1939, si trovano le antiche cave di pietra serena, dove da epoca remota è stato estratta la materia prima per la costruzione dei più bei palazzi di Firenze. Un ceppo ricorsa inoltre che dalle vetta del Montececeri Leonardo sperimentò il volo umano. E poi i tanti percosi trekking, Sentiero degli Dei compreso. "Il Comune voleva rinnovare la convenzione; la proprietà ha però rifiutato, probabilmente ha altri progetti. L’amministrazione quindi – ha spiegato l’assessore al Territorio Iacopo Zetti – non ha titolo per intervenire".
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