
Un modo per risparmiare passa dalle rinnovabili
Firenze, 26 agosto 2022 - Guerra in Ucraina e problemi di approvvigionamento del gas. Queste le motivazioni che si sentono ripetere più spesso per spiegare i rincari esponenziali delle bollette. Rincari che sono iniziati però a fine 2021 a causa di una maggiore richiesta di energia da parte delle aziende ripartite dopo l’emergenza Covid e della flessione nella produzione da fonti rinnovabili che ha portato parte del gas diretto in Europa a finire in altri continenti. Poi è scoppiata la guerra e la situazione è precipitata. Il governo è corso ai ripari, con gli interventi a favore di famiglie e imprese, ma poco possono contro aumenti che, a parità di consumi, hanno triplicato e anche quadruplicato le bollette delle piccole e medie aziende, come stanno denunciando in queste settimane i titolari delle attività, come Leonardo Tronconi, del ristorante Mattacena, e Gualserio Zamperini, del Caffè San Marco.
"Serve un prezzo calmierato a livello europeo", fanno sapere da Estra, altrimenti la situazione difficilmente migliorerà. Nel frattempo, quello che le imprese possono fare è concordare piani di rateizzazione delle bollette con i loro fornitori di energia e usufruire, se rientrano, del credito d’imposta previsto dalla normativa nazionale per il periodo aprile-giugno 2022. Per le imprese non energivore il credito ammonta al 15 per cento delle spese per l’energia elettrica e va a chi ha avuto un aumento di oltre il 30 per cento in un anno del costo medio del kilowattora e ha un contatore con una potenza di almeno 16,5 kilowattora. L’azzeramento degli oneri di sistema, che con il decreto legge Aiuti bis è stato prorogato fino al 31 dicembre, vale invece solo per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione fino a 16,5 kilowattora.
Anche se incide sempre meno, visto l’aumento esorbitante del costo dei consumi, sulla bolletta della luce delle imprese resta dunque la voce delle accise e naturalmente l’Iva, che è del 22 per cento (al 10%, invece, per le utenze domestiche). L’accisa si applica alla quantità di energia consumata, mentre l’Iva è calcolata sull’importo totale della bolletta. Oltre a oneri di sistema e imposte, le voci che riguardano i consumi indicate nel riepilogo della bolletta elettrica sono la spesa per la materia energia, quella per il trasporto e la gestione del contatore.
I consumi fatturati in bolletta possono comprendere sia quelli effettivi, risultanti fra due letture rilevate o autoletture, sia quelli stimati, che vengono attribuiti in mancanza di letture rilevate o di autoletture. Se l’utenza è dotata di un contatore elettronico teleletto (cioè di uno speciale contatore elettronico che appartiene al distributore), tutti i dati delle letture e dei consumi devono essere riportati con riferimento a ciascuna delle fasce elettroniche a cui si riferiscono. Per le piccole e medie imprese, se il contratto lo prevede, deve essere indicata in bolletta anche l’energia reattiva fatturata, ovvero l’ energia accessoria per il funzionamento degli apparecchi elettrici che non produce effetti utili e aumenta le perdite di rete. In casi particolari possono essere presenti anche altre voci, come ad esempio i ricalcoli. Questi comprendono gli importi fatturati a debito o a credito dell’utente nel caso in cui vengano appunto ricalcolati importi già fatturati in bollette precedenti per una modifica dei consumi o dei prezzi applicati.