
Se i Giganti lo avessero conosciuto, gli avrebbero dedicato la loro famosa canzone del Festival di Sanremo anni ’60 “Proposta”, per il “mettete dei fiori nei vostri cannoni”. Già, perché Michele Spagna è stato un ufficiale dell’esercito, andato in pensione con il grado di colonnello. Colonnello-artista, amante della pittura e dei colori. Passione che gli è rimasta dentro anima e testa, del resto i grandi amori, non si scordano mai, nemmeno a novant’anni, tanti quanti ne ha il colonnello gallerista. Non a caso parte della sua vita è stata come una tavolozza: pittura e pittori a fargli compagnia per decenni. Grande amico di Xavier e Antonio Bueno, Antonio Possenti, Sergio Scatizzi, Rodolfo Marma, Silvio Loffredo e tanti altri. La Galleria “Spagna” in via Ghibellina, due passi da Palazzo Vecchio, scelta non casuale, negli anni è stata un punto di incontro tra i maestri della pittura, quante serate a parlare di tecniche e stili pittorici con questi grandi artisti e non solo. Fondata insieme al professore Umberto Canti, dopo la sua esperienza con la Galleria il Mirteto in via Maggio, d’accordo con Spagna, decidono di puntare sui pittori toscani del ‘900 formatosi prima della seconda Guerra mondiale per poi affermarsi alla fine del conflitto mondiale. Il desiderio di ritornare ad una vita normale con la pittura come compagna di strada, portò questi artisti ad esporre anche all’estero con riconoscimenti annessi. Ma che Firenze aveva trascurato. Ecco quindi, che nella Galleria Spagna espongono i fratelli Bueno, Boccacci, la sua mostra fu allestita quando era ancora in vita, poi Farulli, Pregno, Marma, Tirinnanzi, Faraoni, Borgianni, Rapisardi, Scatizzzi. "Per me sono stati momenti entusiasmanti – ricorda Spagna – trovarmi con questi grandi pittori era emozione continua". Arrivato a Firenze dalla Basilicata negli anni ’50 dice di essere stato “fortunato” perché “la vita con me è stata buona, mi ha regalato una moglie stupenda (Carla ndr), una bella famiglia, che con i nipoti è ormai un piccolo esercito”, che come piace a Spagna, con i cannoni pieni di fiori e di arte.
Osvaldo Sabato