ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Cinque temi per un gran carnevale

Da Santa Caterina (Cavallo) alle fiabe (Gallo), dall’astrologia (Giglio) all’agricoltura (Leone) e alla musica (Torre)

di Andrea Settefonti

Torna il Carnevale medievale di San Casciano e le contrade sono già da tempo al lavoro per realizzare temi e personaggi della rievocazione, sfilata e rappresentazione teatrale. Mancano ormai gli ultimi dettagli, per la realizzazione di un’edizione che ritorna dal vivo dopo due anni di pandemia. Il Carnevale tornerà ad esprimersi per le vie del centro storico e lungo le mura del paese per la conquista della chiave della città. Le cinque contrade Gallo, Cavallo, Giglio, Leone e Torre, capitanate rispettivamente da Larissa Frosali, Andrea Paliotto, Giulio Nesi, Alessio Batistini, Andrea Castrucci, sono all’opera da tempo.

Ciascuna, con il proprio entourage di cittadini-artigiani, è concentrata in attesa di potersi esibire il 26 marzo, pronta a gareggiare sul palcoscenico di piazza della Repubblica animata da attori, musicisti, ballerini, sceneggiatori, drammaturghi, artisti di strada, narratori. Intanto sono in attività i preparativi nei cantieri che le contrade condividono, ovvero un unico capannone a Ponterotto.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione Contrade sancascianesi, presieduta da Ilena Cappelli, in collaborazione con il Comune, la Pro Loco, il Centro commerciale naturale La dolce Gita e il contributo di ChiantiBanca. Tra un incontro e l’altro, nel corso della maratona organizzativa, i capi contrada annunciano – anche se in forma riservata e sintetica – i temi che affronteranno. "Noi attingeremo al repertorio fiabesco con una storia che si ispira alle vicende di un gatto battagliero", dichiara Larissa Frosali del Gallo.

"Il Cavallo fa riemergere dal passato la ricostruzione biografica di Santa Caterina da Siena", annuncia Andrea Paliotto.

"Il Giglio si esibirà con un intreccio che si ispira ai temi dell’astrologia, la storia di un medico medievale tra scienza e magia", commenta Giulio Nesi. "L’agricoltura e le sue tecniche è il tema scelto dal Leone. Dedicheremo una particolare attenzione alla rotazione triennale", precisa Alessio Batistini.

"La Torre rievocherà la nascita della musica – annuncia Andrea Castrucci – una colonna sonora universale che vale in ogni tempo della vita, simbolo di pace, unità e cooperazione".

Come spiega la presidente Ilena Cappelli: "Quest’anno ripartiamo e rilanciamo l’evento con tutto l’entusiasmo e l’energia con cui ha preso vita. E dopo la lunga battuta di arresto causata dalla pandemia la rievocazione storica necessita di forze ed energie volontarie. Forze che possano dare il loro contributo perché San Casciano, città del carnevale storico, ispirato al Medioevo, possa continuare la sua tradizione. Rispettosa del passato ma proiettata verso il futuro, da valorizzare come un importante tassello del patrimonio culturale italiano e dell’identità territoriale".

Come spiega il sindaco Roberto Ciappi, il Carnevale "è nato più di dieci anni fa come progetto di comunità fino a crescere nei numeri e nell’interesse del pubblico". E, conclude Ciappi "la funzione sociale della manifestazione, si è innestata in un percorso di ricerca e approfondimento culturale che ha offerto un’opportunità di crescita e di aggregazione per tutte le realtà coinvolte, in primis i contradaioli, le associazioni, gli operatori economici, le scuole".