REDAZIONE FIRENZE

Cingalese rapinato ancora grave. C’è un’altra aggressione simile

Ancora un cittadino dello Sri Lanka affrontato mentre scende dall’autobus: potrebbe non essere una coincidenza

Cingalese rapinato ancora grave. C’è un’altra aggressione simile

E’ ancora molto grave R.M. il cingalese rapinato dieci giorni fa in via Pisana da un nordafricano. L’uomo è ricoverato a Torregalli, sedato. I familiari sono molto preoccupati per le sue condizioni. L’uomo era stato aggredito di mattina presto, mentre stava uscendo di casa; il rapinatore, un 37enne già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi, voleva rubargli il telefono. Per questo l’ha buttato a terra. Ma una volta riuscito nel suo intento, ha però continuato a infierire con pugni e calci alla testa. Il cingalese è rimasto a terra; portato all’ospedale con un’ambulanza è stato giudicato grave fin da subito. I carabinieri di Badia a Settimo hanno individuato il responsabile grazie alle testimonianze dei passanti che hanno soccorso R.M.; il malvivente è stato rintracciato poco lontano, accusato di rapina e tentato omicidio e portato a Sollicciano.

Ma c’è un secondo episodio, successo a Lastra a Signa, ossia a poco più di un chilometro in linea d’aria dalla prima rapina, sulla quale le forze dell’ordine stanno facendo approfondimenti. Mercoledì scorso i carabinieri lastrigiani hanno arrestato un 16enne, nordafricano, con l’accusa di rapina in concorso. Avrebbe aggredito con un connazionale un 56enne anche lui dello Sri Lanka, mentre scendeva dall’autobus strappandogli dal collo la catenina d’oro che indossava e rubargli il cellulare. Si sta cercando di capire in particolare se questa circostanza, due cingalesi aggrediti a scopo di rapina da altrettanti nordafricani, sia una semplice casualità. Una comunità, quella cingalese, che in questi giorni è con il fiato sospeso per quanto riguarda le condizioni del primo rapinato.