EMANUELE BALDI
Cronaca

Ciclone Renzi spinge Saccardi: "È l’unica figura competente. Al ballottaggio vincenti o decisivi"

Il leader di Italia Viva suona la carica dal giardino delle Serre Torrigiani: "Stefania la numero uno". Bordate ai dem: "Qui metodi da Pd di Michele Emiliano". Ancora sul Franchi: "I soldi vanno nelle case".

Ciclone Renzi spinge Saccardi: "È l’unica figura competente. Al ballottaggio vincenti o decisivi"

Ciclone Renzi spinge Saccardi: "È l’unica figura competente. Al ballottaggio vincenti o decisivi"

"Alle comunali la lista ‘Al centro con Saccardi’ ha due possibilità. La prima è andare al ballottaggio e in quel caso vinciamo: è scritto. La seconda è che se non andremo al ballottaggio saremo decisivi noi".

Matteo Renzi irrompe alla sua maniera nel dibattito politico in vista delle amministrative di giugno. Ovvero con l’accetta.

Arriva sfrontato (as usal) e pure un filo abbronzato, nel giardino chic delle Serre Torrigiani – dal quale lancerà strali al veleno ai big della politica nazionale (da Schelin a Calenda ne ha per tutti) – abbraccia la sua fedelissima Stefania Saccardi, in corsa per la poltrona di sindaco con Italia Viva, e, in favor di telecamere spara bordate a destra (più leggere) e a manca (più tostine):

"Tra Schmidt e Funaro, chiunque conosca un minimo di amministrazione sa che Stefania Saccardi è meglio e questo è un dato di fatto oggettivo. – attacca – E al Comune di Firenze deve essere scelto il migliore o la migliore, e in questo caso mi pare che Stefania sia di gran lunga la numero uno". Poi scende nel dettaglio ammorbidendosi un po’: "Qui ci sono tre candidati: da un lato Eike Schmidt, persona di indubbio valore per fare il direttore dei musei. Il nostro Governo lo ha chiamato per fare il direttore degli Uffizi, quindi per fare il direttore di un museo, e peraltro ora fa il direttore di museo a Napoli. Quindi il suo rapporto con Firenze nasce grazie al Governo Renzi che lo aveva incaricato di gestire il polo museale piu’ importante d’Italia".

Dall’altro lato, aggiunge poi l’ex rottamatore, "c’è Sara Funaro, che è cresciuta con la lista Renzi nel 2009, e allora non ce la fece a essere eletta ma cio’ nonostante si è impegnata a Montedomini e abbiamo cercato di valorizzarla, perche’ noi puntiamo a valorizzare le persone. Quindi, io sono di quelli che non hanno nessun problema ne’ con Schmidt ne’ con Funaro, a tutti e due abbiamo dato qualcosa". E poi appunto la sua "numero uno". Ecco le bordate: "È normale che si parli di case popolari e poi si mettano decine di milioni di euro sullo stadio?".

Soldi che, aggiunge, non serviranno ad ospitare gli Europei, perché si è capito che lo stadio viene fatto a mezzo, rabberciato a metà, e contemporaneamente ci sono migliaia di alloggi sfitti che potrebbero essere utili all’emergenza abitativa. Vi sembra normale una città nella quale ci sono i soldi, e anziché metterli per le case popolari, per le strade, nelle scuole, si mettono sullo stadio?". E ancora: "Il nostro Pd faceva le primarie, ora a Firenze vedo metodi da Pd di Michele Emiliano...".

Dalle sponde dell’Arno a Bruxelles, Renzi corre (sul passo di lato di Nicola Danti se la cava con la diplomazia: "Aveva detto fin dal primo momento che ove io mi fossi candidato lui non avrebbe fatto la corsa, è una scelta, naturalmente, che rispetto. Gli volgio bene") e sferra metaforici colpi di clava: "La Meloni sta truffando gli italiani: si candida al Parlamento europeo e non va al Parlamento europeo. E io affermo che lei , Schlein, Tajani e Calenda candidandosi e dicendo subito che, anche se eletti, non andranno a Bruxelles stanno truffando i cittadini e questo è un furto di democrazia".

Saccardi intanto, che gli addetti ai lavori dicono impegnata h24 in un campagna elettorale attiva e silenziosa, tesse le lodi alla squadra di Iv che lancerà la sfida per Palazzo Vecchio parlando di "gruppo determinato di persone che hanno voglia di dare il loro contributo generoso alla nostra città, senza promesse e senza garanzie". "La nostra – sono ancora le sue parole – è una lista che in parte deve avere persone che hanno capacità ed esperienza amministrativa perché c’è da governare una città che è complessa e non è un giochino facile".

Alle Serre c’è tutto lo stato maggiore di Italia Viva con Francesco Bonifazi a fare gli onori di casa. Tra i nomi presenti nella lista di IV che sarà presentata a giorni ci sono il giovane coordinatore fiorentino del partito Francesco Grazzini, il sindaco uscente di Bagno a Ripoli Francesco Casini, in pole position per il ruolo di capolista e le consigliere comunali uscenti Mimma Dardano e Barbara Felleca, oltre al consigliere regionale Maurizio Sguanci. E ancora, Mauro Grassi, Edoardo Trallori, e Francesco Riolo. Tra le donne anche Chiara Ceccherini, Roberta Russo, Caterina Carpinella e Jozefina Enthoven.

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