Firenze, manifestazione del Comitato contro la chiesa di Ponte a Greve al posto del parco

"Chiediamo al Comune di rivedere questa decisione e di individuare un'area diversa per l'edificazione della nuova chiesa" e intanto presenta un'istanza per fermare l'esecuzione del progetto

Ieri pomeriggio in via Pisana

Ieri pomeriggio in via Pisana

Firenze, 21 novembre 2022 – Ieri pomeriggio, in via Pisana, a Firenze, davanti al circolo parrocchiale di San Quirico, in concomitanza con l'incontro conclusivo del percorso di partecipazione della Diocesi per la costruzione della nuova chiesa sul “Campone”, il giardino di viuzzo delle Case nuove a fianco della Coop di Ponte a Greve, si è tenuta una manifestazione del Comitato area verde di San Lorenzo a Greve che riunisce quei cittadini che chiedono che l’edificio venga costruito in un altro punto. Quello del comitato non è un no tout-court all’edificazione della chiesa, ma la richiesta di non ridurre la superficie del già piccolo parco in prossimità dell’abitato, seppur nel progetto sia prevista la realizzazione di nuove aree verdi attrezzate che però sarebbero più distanti; il comitato  propone perciò spazi alternativi per la costruzione.

"Siamo qui non per dire no alla chiesa, ma per difendere il residuo di verde rimasto a disposizione degli abitanti – hanno dichiarato gli organizzatori del presidio che ha visto una trentacinquina di persone a manifestare con cartelloni fuori dal circolo dove si svolgeva l’incontro – Basti pensare dei 35mila metri quadri di verde esistente nel 2000 ,oggi ne sono rimasti solo 15mila e, con la decisione del Comune di cederne altri 5mila alla Diocesi, ne resteranno solo 10mila, meno di un terzo. Risultato avremo meno verde e più inquinamento. Per questo chiediamo al Comune di rivedere questa decisione e di individuare un'area diversa per l'edificazione della nuova chiesa".

Il comitato ha inoltre presentato un’istanza a Comune e Regione per fermare i lavori, richiedendo di riconsiderare il progetto, anche alla luce di motivazioni di carattere ambientale, sanitario e geologico, affinché siano previste misure non adeguatamente rappresentate secondo i firmatari dell’atto, come il rispetto degli standard urbanistici, opere compensative e ulteriori interventi di mitigazione ambientale e sanitaria.

“Stiamo raccogliendo i fondi per procedere per vie legali – spiega Gianfranco Angeli, coordinatore del comitato – La raccolta va molto bene. Siamo tutti i sabati dalle 10 alle 12 al Campone con un banchino per raccogliere le donazioni”.

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