
I gestori della stazione di servizio abilitata per il metano (Germogli)
Tavarnelle Val di Pesa, 18 aprile 2016 - Arriva un distributore di metano a Sambuca Val di Pesa. Il tutto all'interno della stazione di servizio Aquila. Un servizio molto atteso. Un combustibile che mancava nel Chianti e di cui gli automobilisti, considerato il numero crescente di vetture con un impianto di questo tipo, avvertivano la necessità. I gestori sono i fratelli Francesco Panti e Niccolò Di Maggio, che raccontano la novità, resa possibile dal cambio di compagnia petrolifera. «Fino ad oggi – spiega Niccolò – in tutto il bacino di area non esisteva un distributore di metano. Siamo infatti gli unici nel tratto tra Firenze e Poggibonsi.
Abbiamo potuto dotare il nostro impianto di questo tipo di carburante, grazie alla disponibilità di Aquila alla quale abbiamo chiesto anche il Gpl, di cui prossimamente installeremo un erogatore». Si amplia così l'offerta dei servizi erogati in un'area che, da sempre, rappresenta un punto di ritrovo e ristoro, nella quale si fermano molti automezzi, soprattutto pesanti, diretti nella zona industriale della frazione.
«A darci una mano – dice ancora Niccolò – c'è adesso anche mio padre; è lui l'assistente per il metano». E il riscontro a distanza di una manciata di giorni dall'apertura, è già stato eclatante. «I nostri clienti – prosegue il gestore – non vedevano l'ora di poter fare rifornimento di metano, senza dover percorrere almeno una ventina di chilometri. Giorno dopo giorno sono sempre più numerose le persone che vengono qui per il metano. Soprattutto fra gli abitanti di Sambuca, Tavarnelle, San Donato e San Casciano, la notizia della nuova pompa, si sta spandendo a macchia d'olio».
Niccolò e Francesco sono lieti di poter costituire un riferimento importante per la loro comunità, alla quale sono molto legati. Ricordiamo infatti che proprio dal loro distributore, nel dicembre scorso, partì una raccolta di fondi per riacquistare l'Ape rubata a Daniele, un ragazzo disabile del luogo. «Avevamo già racimolato 200 euro – conclude Niccolò – ma ci hanno stoppati perché sembra che al riacquisto del veicolo si debba provvedere con altre modalità. Tuttavia il tempo sta passando e a noi, che vediamo Daniele incamminarsi ogni mattina a piedi verso la fermata della Sita, fa male sapere che non ha più il suo inseparabile tre ruote. Da parte nostra siamo disponibili a ripartire in qualsiasi momento, con la raccolta».