Ceretta e Gibboni Grande successo di giovani talenti

L’Orchestra della Toscana ha festeggiato il carnevale con un concerto affollatissimo al Verdi di due giovani di talento, il direttore Diego Ceretta e il violinista Giuseppe Gibboni. E’ probabile che tanto pubblico sia stato richiamato dalla fama del solista, dopo la sua vittoria due anni fa del concorso intitolato a Paganini, e dalla curiosità di poterlo ascoltare in un lavoro popolarissimo come il Concerto di Ciaikovski. Non poca sorpresa ha suscitato anche l’autorevolezza e la maturità del direttore milanese, uno dei migliori allievi di Daniele Gatti. La perfetta concordia ha dato vita a un’esecuzione fantasiosa e trascinante del pezzo più atteso della serata con Ceretta impegnato ad assecondare le fiammate virtuosistiche e le tenere effusioni cantabili di Gibboni, violinista dalla cavata non particolarmente ampia ma dotato di risorse tecniche illimitate e indiscutibile estro interpretativo. Qualità che hanno avuto modo di emergere nei tre fuori programma concessi a furor di popolo, due mirabolanti Capricci di Paganini e un purissimo Bach. Il direttore, che aveva già avuto modo di presentarsi con ammirevole chiarezza di gesto nell’iniziale piccola Aubade di Lalo, si è poi fatto apprezzare ne la Suite da Pulcinella di Stravinsky resa con tratti di asciutta eleganza e una lettura vivace e trasparente del simpatico Boef sur le toit di Milhaud, come sempre assecondato dall’orchestra con una buona tenuta dell’insieme e alcune pregevoli uscite solistiche. Grande successo per tutti e applausi per il contrabbassista Luigi Giannoni prossimo alla pensione.

Giuseppe Rossi

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