Centrosinistra in conclave: "Basta liti, ora il programma"

Domani la coalizione si riunirà per la prima volta per decidere i temi della campagna

di Antonio Passanese

FIRENZE

L’appuntamento è per domani alle 15 in via Forlanini. E’ nella sede del Partito democratico che si riunirà ufficialmente, e per la prima volta, la coalizione di centrosinistra che appoggia la candidatura a sindaco di Sara Funaro (Verdi, Sinistra Italiana, Volt, Azione, socialisti, Movimento di azione laburista e Più Europa). Ma non è escluso che nella riunione si parli anche di nuovi e possibili ingressi da parte di altri partiti, anche se l’unico argomento in agenda è la messa a punto del programma e i suoi contenuti. Che non potranno prescindere da temi quali le periferie, le infrastrutture, la sicurezza, i servizi di prossimità, l’emergenza abitativa, la sanità, le politiche giovanili e altri elementi di novità che dovrebbero trovare spazio in quello che sarà "il manifesto per Firenze". Una cosa è certa: non si parlerà di primarie, anche perché alcuni maggiorenti del Partito democratico fanno sapere che Elly Schlein "ha delegato i territori a decidere autonomamente cosa fare senza però porre alcun veto". La segretaria nazionale del partitone, nei giorni scorsi, avrebbe visto almeno un paio di volte Funaro che ha quindi ricevuto l’investitura ufficiale. "Il problema non sono nè le primarie nè tantomeno eventuali aperture – dice Milena Brath di Azione – ma come sconfiggere il centrodestra". Ma uno dei nodi che la candidata dovrà sciogliere è l’affaire Cecilia Del Re che nessuno vuole fuori dai dem. Anzi, l’ordine è quello di dialogarci, anche se "Sara avrebbe provato a telefonarle senza però ottenere alcuna risposta".

Parallelamente, a gennaio, il Partito democratico darà il via a un percorso che sarà aperto a tutti – associazionismo, cittadini, forze sociali – e che servirà per consolidare "le proposte per i prossimi cinque anni di amministrazione". Intanto, la distanza con Italia Viva cresce giorno dopo giorno e oramai i rapporti tra la coalizione di centrosinistra e i renziani sono freddissimi. Tanto che la stessa responsabile di Azione arriva a dire che "non capisco l’atteggiamento sopra le righe di Iv, bisognerebbe avere più coscienza". E questo la dice lunga sulla volontà di alcuni partiti di apparentarsi con Matteo Renzi "che non perde occasione per gettare fango, criticare, dettare l’agenda e fissare perfino delle primarie che nessuno vuole e ha chiesto". Anche Sinistra Italiana, che rivendica l’accordo siglato con il segretario dem Andrea Ceccarelli, "sarà irremobibile. Basta parlare di Italia Viva, la gente vuole delle risposte, vuole capire come risolveremo i problemi – afferma la segretaria provinciale Diana Kapo – Noi siamo per un allargamento della squadra ma ci deve essere il sì di tutti altrimenti non c’è storia". Infine, bisogna registrare la diatriba a distanza tra la consigliera regionale del Pd Federica Fratoni e quello della Lega Marco Landi su Eike Schmidt, probabile candidato della destra. "Mi fa sorridere che a Firenze la destra abbia bisogno di un papa straniero, anche se italiano da pochi giorni, per provare a vincere", ha detto la prima. "La Fratoni forse non ricorda che anche l’attuale sindaco non è autoctono e che La Pira era siciliano", la replica del secondo.