
I gatti Lizzy e Mia, il setter irlandese Liam, Scooby il chihuahua, i maremmani Blanco e Rex, persino il fringuello...
I gatti Lizzy e Mia, il setter irlandese Liam, Scooby il chihuahua, i maremmani Blanco e Rex, persino il fringuello Rodriquez: sono gli ospiti a quattro o due zampe del centro Slataper, struttura di accoglienza sociale gestita dalla cooperativa Il Girasole, in convenzione con il Comune, per l’accoglienza di singoli e nuclei in condizione di disagio socio-abitativo. Il centro di accoglienza Slataper già da alcuni anni ha aperto le porte agli animali d’affezione delle persone accolte e anche quest’anno ha rinnovato l’iniziativa estendendola anche all’accoglienza invernale dei senza fissa dimora.
"Si tratta di un’ulteriore risposta in termini di accoglienza per venire incontro a situazioni di fragilità e riuscire a individuare soluzioni adeguate – fa presente l’assessore a Welfare Nicola Paulesu – Una sfida complessa che viviamo ogni giorno ma sulla quale siamo impegnati con una rete articolata di strutture e gestori in grado di dare tante risposte diverse in funzione dei bisogni e del livello di cronicità del disagio, dalla bassa soglia e pronta accoglienza a progetti di vita molto strutturati e che si realizzano nell’interazione con i servizi territoriali specialistici di natura sociale e sanitaria. Il centro di accoglienza Slataper è un esempio virtuoso di questa rete importante, un anello cruciale di una filiera di accoglienza che punta a intercettare sempre di più bisogni emergenti in una società caratterizzata da realtà sociali sempre più complesse". "Spesso le persone in difficoltà abitativa rinunciano a un letto pulito e al caldo per non separarsi dai loro animali di affezione, che per loro rappresentano un sostegno, una compagnia a volte l’unica famiglia che hanno", spiega Andrea Ricotti, direttore area Accoglienza e housing sociale della cooperativa Il Girasole. "Ovviamente devono essere vaccinati e microchippati, non appartenere a razze pericolose e seguire delle precise regole contenute in un regolamento apposito".
E’ nato così un centro di accoglienza flessibile e dinamico, in un immobile nella disponibilità di una cooperativa (allora Il Cenacolo, poi diventata Il Girasole) in convenzione con il Comune di Firenze. Nella struttura ci sono 85 posti.