Sandro
Rogari
Grazie alla Fondazione Cr c’è un’altra Firenze, in piazza del Cestello. L’ex granaio mediceo, poi conosciuto come caserma Cavalli, sta decollando. A breve partirà una scuola innovativa per programmatori, basata su presupposti didattici del tutto rivoluzionari. I giovani che saranno selezionati, fra marzo e agosto prossimi, ben 150 per il primo anno che diverranno 450 a regime, non necessitano di diploma né di laurea. Anzi, la scuola è pensata soprattutto, ma non solo, per i neet; i ragazzi che non lavorano e non studiano. Per i ragazzi che si sono bloccati, per motivi diversi e vogliamo che tornino in gioco, che si mettano alla prova. Non si perdano. L’idea è vincente. Crea un incontro fruttuoso fra domanda ed offerta. Fra i giovani che hanno talenti informatici da esprimere e aziende che sono avviate lungo il percorso della digitalizzazione. È un settore del mondo del lavoro dove l’offerta è carente e quindi la Fondazione Cr, da mecenate moderno, promuove e finanzia la scuola perché il territorio ove opera, e non solo, goda nel medio e lungo periodo di un ritorno efficace. Non risorse distribuite a pioggia, ma mirate in una prospettiva di sviluppo e di crescita nella fase di accelerata trasformazione nella quale ci troviamo. E non è la sola innovazione. Questi giovani non si dovranno rapportare con una docenza strutturata, secondo il modello classico di scuola. Si confronteranno con loro pari che fungeranno da tutor. Il presupposto didattico di questa formula innovativa di scuola è che la creatività, se c’è, scaturisce dall’impegno individuale. Questa va guidata, indirizzata, regimentata, se vogliamo. Ma non può essere trasferita in un rapporto tradizionale docentediscente. Il tutor ha una funzione diversa. È piuttosto figura di stimolo e di confronto. Questo progetto di scuola è nato a Parigi; ha avuto successo, ben al di là delle aspettative, ed è approdato a Firenze passando per Roma. Qui si inserisce in un ambiente, l’Innovation center di piazza del Cestello, ove tutto ha il sapore della proiezione nel futuro. Ciò è tanto più bene augurante in un ambiente antico, nel cuore della vecchia Firenze.