REDAZIONE FIRENZE

Casellina, la via Gluck... al contrario Là dove c’era cemento arriva l’erba

Autostrade completa la riqualificazione. Al centro del progetto i nuovi impianti sportivi per la società

Là dove c’era il cemento ora c’è un campo verde. Sarebbe il perfetto ribaltamento della via Gluck di Adriano Celentano, questo intervento di riqualificazione urbana che Autostrade per l’Italia sta completando a Casellina. Dove intorno all’A1 sta nascendo per l’appunto un campo da calcio.

Un intervento, quello nell’area sportiva di via Codignola, che porterà anche alla realizzazione di un campo da calcio regolamentare, due campi per il calcio a 5, un edificio servizi e un’area di parcheggio, oltre alla pavimentazione dell’intera area e la cura degli arredi a verde.

A completare l’intervento ci sono poi una serie di altre attività accessorie che contribuiranno al rinverdimento e alla riqualifica urbana del quartiere. Sarà una rivoluzione per il quartiere, che per anni ha dovuto convivere con il passaggio dei veicoli pesanti praticamente in mezzo alle case.

Una storia che parte più di venti anni fa, quando con l’avvio della discussione sull’ampliamento a tre corsie del tratto autostradale dell’area fiorentina, l’allora sindaco di Scandicci Doddoli scelse la via della concertazione puntando più che a fare le barricate, a trattare e ad ottenere il massimo dal punto di vista della restituzione ambientale da parte della società di gestione.

Ci sono voluti anni fatti di ritardi e vicissitudini di ogni genere: la mitigazione ambientale si è avuta anni fa con l’apertura della galleria artificiale, opera unica in Italia, poi è stata la volta della valorizzazione e la riqualificazione di una parte importante del territorio in uno dei quartieri più vissuti della città.

Adesso chi si affaccia alla finestra lungo l’autostrada potrà vedere un giardino pubblico, un campo sportivo e tanti spazi per la socialità.

I piccoli calciatori del Casellina, società che ha puntato tutto sulle giovanili sembrano dire: "stiamo arrivando".

Si trovano spesso davanti al cantiere per guardare insieme ai loro familiari l’avanzamento dei lavori.

Curiosi di come possa funzionare la storia della via Gluck vista al contrario.

Fabrizio Morviducci