REDAZIONE FIRENZE

Allarme Oms sulla carne cancerogena, il macellaio-poeta: "No allarmismi, viva la ciccia"

Dopo la notizia che riguarda le carni lavorate e quelle rosse

Dario Cecchini

Panzano in Chianti (Firenze), 26 ottobre 2015 - «No agli allarmismi, viva la ciccia»: Dario Cecchini, il macellaio-poeta diventato simbolo della riscossa della carne anche di fronte ad altri momenti critici, reagisce così alla notizia per cui l'Oms ha definito cancerogene le carni lavorate e «probabilmente cancerogene» le carni rosse. «Io non sono un esperto di carni lavorate perché mi occupo di carne fresca - dice Cecchini dalla sua macelleria di Panzano nel cuore del Chianti - ma, anche per spirito toscano, sono contro la demonizzazione delle carni rosse».

«L'uomo primitivo si è munito di arco e frecce per procurarsi da mangiare la carne: avrà rischiato il cancro ma ci ha portati fin qui...», dice Cecchini ricordando anche i momenti di difficoltà incontrati dalla carne, ad esempio durante l'allarme per il morbo della mucca pazza. «Alla fine - osserva - ne ha uccisi più la strada che la mucca». C'è anche un aspetto culturale, come sempre nella cifra di Cecchini, a favore della carne rossa: «Mangiandola si onora il sacrificio dell'animale».