REDAZIONE FIRENZE

A Campi Bisenzio la statua dedicata a Carlo Monni

Domenica alle 20 in piazza Dante il taglio del nastro e il brindisi, alle 21 lo spettacolo al Teatrodante

Il bozzetto della statua dedicata a Carlo Monni

Campi Bisenzio (Firenze), 21 ottobre 2016 - L’immagine di un uomo sorridente, colto in posa declamatoria, con ai piedi quei sandali che ormai erano parte di lui e che rappresentavano una cultura popolare di cui, sempre con ironia e intelligenza, si era fatto portavoce. Questo è il “Bronzo di Campi”: la statua dedicata a Carlo Monni che sarà inaugurata domenica 23 ottobre alle 20 in piazza Dante a Campi Bisenzio, e che troverà il suo posto su una panchina proprio di fronte al Teatrodante Carlo Monni, a lui intitolato. Fortemente voluto dal Comune di Campi, dall’associazione “Amici del Teatrodante Carlo Monni” e dal teatro stesso, il ritratto modellato nel bronzo dallo scultore di Lastra a Signa Piero Ciaramelli sarà presentato al pubblico con un taglio del nastro e un brindisi ufficiale alla presenza del sindaco Emiliano Fossi, del vicesindaco e assessore alla Città Vivace e delle Persone Monica Roso e dell’artista, oltre che del direttore artistico del Teatrodante Carlo Monni, Andrea Bruno Savelli, e del direttore generale Giovanni Grossi.

“Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa – dice il sindaco Fossi – in primo luogo perché trova la sua base nella partecipazione del pubblico, che ha preso parte attivamente agli eventi promossi al fine di finanziare la realizzazione della statua. Cene, aperitivi, un’asta e la paella servita in teatro, proposte che hanno dato modo alla comunità campigiana di vivere il Teatrodante Carlo Monni anche al di là della sua funzione canonica, come importante spazio di aggregazione sociale. Altro motivo di orgoglio è il fatto che l’intitolazione del teatro a Carlo si configura ormai chiaramente come una sfida vinta da parte dell’amministrazione, grazie a questo e a tanti altri eventi che hanno reso lo spazio un luogo con una sua identità forte e con un impatto fondamentale sul territorio”.

A seguire, alle 21, la serata continuerà al Teatrodante Carlo Monni con la prima dello spettacolo teatrale “I tempi cambiano. C’era una volta l’Acqua Cheta”: una delle più brillanti commedie del vernacolo fiorentino, ispirata all'operetta di Novello Novelli e rielaborata, 30 anni dopo, dalla penna di Brunetto Salvini in collaborazione con Raul Bulgherini. Sul palco, per la regia di Andrea Bruno Savelli, ci saranno Sergio Forconi, Valerio Ranfagni, Raul Bulgherini, Giovanna Brilli, Giuseppe Troilo, Filippo Rak, Alessio Grandi, Simone Centineo, Gloria Sabatini, Alessandro Ingrà, Giulia Mottini, Martina Rocchi e Stefania Ciampi. Una vicenda scoppiettante quella raccontata, con al centro le avventure del signor Pampaloni, noleggiatore fiorentino, alle prese con la moglie, Rosa Baciagaluppi, dal carattere forte e prepotente, e delle figlie Ida e Anita, che non fanno altro che bisticciare. La già instabile quiete della famiglia sarà ulteriormente minata dalla scomparsa della figlia minore Ida, probabilmente fuggita con il giovane barista Alfredo Accomodati. Interverranno nella ricerca, creando ancora più scompiglio, i vicini, il giornalaio, il trombaio e l'esilarante investigatore Amilcare.

“La scelta è stata quella di rileggere un testo tradizionale in chiave moderna – racconta Andrea Bruno Savelli – apportando novità molto curiose per chi è abituato al vernacolo. Basti pensare alla scenografia: un ponteggio su cui vengono proiettate le immagini che nel vernacolo tradizionale vengono invece dipinte sul fondale. Una sorta di modernizzazione della messa in scena, dunque, un’operazione che con i grandi classici del teatro si pratica comunemente da anni, ma che è estremamente rara quando si parla di vernacolo, a causa della grande attenzione che lo circonda e protegge. Tuttavia, penso che per valorizzare a pieno questo genere sia fondamentale trovare nuove chiavi di lettura, ed è proprio quello che ho cercato di fare con un cast che raccoglie attori indimenticabili come Sergio Forconi”. Ingresso allo spettacolo: 12 euro.

Per ulteriori informazioni www.teatrodante.it