Re Carlo a Firenze: "Quella serata tra pappa al pomodoro e trippa"

Giulio Picchi, figlio di Fabio, ricorda la cena al Teatro del Sale del 2017, con la coppia reale di fronte ai grandi piatti locali

Firenze, 10 settembre 2022 -  Un viaggio che è durato un’ora tra le bontà, i saperi e le tradizioni del Centro Italia, per conoscere, odorare e assaporare le eccellenze del territorio toscano. Era il 2017 quando l’allora principe di Galles insieme alla duchessa di Cornovaglia hanno incontrato al Teatro del Sale un gruppo di produttori che, su invito di Carlo Petrini, presidente di Slow Food, e di Fabio Picchi, fondatore del Cibreo, sono arrivati dalle zone terremotate di Lazio, Umbria e Marche e dalla Toscana per incontrare le Altezze Reali e raccontare loro i propri luoghi e le tradizioni, che con coraggio continuano a portare avanti.

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Il principe, oggi re Carlo, e la sua Camilla si sono fermati con ognuno di loro per assaggiare e soprattutto ascoltare le storie di vita e passione. "In realtà, già la sera prima erano venuti a cena da noi. Sono rimasto colpito dalla loro grande visione, dall’umanità, dal loro attaccamento alla nostra terra e alle nostre eccellenze. Più volte hanno sottolineato il loro amore per Firenze", racconta Giulio Picchi, il figlio di Fabio.

Carlo e Camilla si sono lasciati accogliere da una cena tipicamente fiorentina: "Hanno assaggiato la nostra pappa al pomodoro, i crostini di fegatini, la trippa ma anche le polpettine di pollo e ricotta", ricorda Picchi che, con un sorriso, rammenta anche quando Carlo estasiato dalle bontà tutte fiorentine prese addirittura "dell’altro dal piatto del suo vicino".

Nell’occasione l’allora principe invitò anche tutte le aziende presenti a partecipare a un evento pubblico a Londra, in modo da promuovere i propri prodotti anche in terra inglese. "Il giorno dopo - prosegue Picchi - Carlo e Camilla, dopo la visita al mercato di Sant’Ambrogio, sono venuti di nuovo al Teatro del Sale, trasformato per l’occasione in una piccola fiera, assistendo divertiti anche allo spettacolo di Maria Cassi".

Il titolare del Cibreo, tra un aneddoto e un sorriso, poi lancia: "Mi auguro di riavere re Carlo e Camilla di nuovo a cena qui da noi. Oggi Firenze, dopo gli anni della pandemia, è ritornata all’antico splendore, piena di vita, di fiorentini, di turisti".

E il pensiero va subito alla regina Elisabetta: "Mia nonna ha la sua stessa età, due donne che per me sono eterne. Mia nonna, nella mia vita personale, e la regina per il suo ruolo e il suo vissuto, hanno segnato la mia esistenza, anzi le nostre esistenze".

Rossella Conte

 

 

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