Caos svincolo A1 Opera bloccata dalla burocrazia

Bonafè (Pd): "Stallo del ministero dell’Ambiente". La replica: "Autostrade non ha fornito integrazioni".

Non se ne esce. È bagarre sul nuovo svincolo dell’A1 di Scandicci. L’iter per l’opera è bloccato dalle immancabili burocrazie autorizzative. Sulle responsabilità di questo stop si litiga. Per l’onorevole Simona Bonafé (Pd) è colpa del Governo, ma dal ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica arriva la doccia scozzese: sarebbe stata autostrade a non fornire la documentazione relativa alle integrazioni richieste tenendo bloccata la proceduta di via. In mezzo a tutto questo caos ci sono imprese, residenti e pendolari, costretti ogni giorno a subire le code. Il tracciato alternativo passerebbe accanto al carcere di Sollicciano su campi incolti. "Lo stallo che si è prodotto al Ministero dell’Ambiente – ha detto Simona Bonafé – sta impedendo da mesi la realizzazione del nuovo svincolo. Questa infrastruttura è indispensabile per la competitività di un territorio, ma anche per la sicurezza stradale e per i benefici ambientali visto che ridurrà le code". Ma come mai è tutto fermo se pure l’ipotesi progettuale è pensata in mezzo a campi incolti? Secondo il ministero, perché nel maggio 2022 in procedura di via "la Regione ha formulato numerose considerazioni e osservazioni, articolate in un ampio elenco di significative integrazioni e chiarimenti, indirizzata per conoscenza anche alla Società proponente Autostrade per l’Italia Spa. Questioni relative alla tutela ambientale sia da un punto di vista di qualità atmosferica, che di rispetto della biodiversità". In pù sempre per il ministero tutto sarebbe fermo perché "a oggi non risulta che la Autostrade per l’Italia – si legge ancora nella nota – abbia fornito riscontro alle sopra citate richieste di integrazioni e chiarimenti, che costituiscono elemento propedeutico alla conclusione dell’istruttoria presso la Commissione tecnica VIAVAS". Per Autostrade invece "è stata avviata fin dalla scorsa primavera una interlocuzione costante con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al fine di agevolare il prosieguo del procedimento amministrativo. La Società, consapevole dell’importanza strategica dell’opera per il territorio, ribadisce il massimo impegno per portare avanti, per quanto di propria competenza, i passaggi necessari per poter essere messa nella condizione di avviare i cantieri appena possibile". La battaglia è appena all’inizio. Divamperà probabilmente con la prossima campagna elettorale.

Fabrizio Morviducci

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