Ogni giorno un incidente, di lieve o grande entità, veicoli fermi. A volte qualcuno contromano, spesso persone a piedi o in bicicletta. Costante fissa, oltre gli incidenti, sono poi i cantieri che portano con sé cambi di carreggiata. È la situazione che vivono giornalmente gli automobilisti che percorrono i 60 chilometri di superstrada Siena Firenze, Ra3 visto che è un raccordo autostradale della A1, ribattezzata anche Autopalio. Una decina di anni fa Anas aveva contato in oltre 60mila veicoli quotidiani che la percorrevano. Recentemente il traffico è cresciuto in maniera esponenziale, specialmente quello da mezzi pesanti, ma Anas ha smesso di contare i mezzo in transito. Il problema maggiore, che si somma al taffico, è quello dei cantieri che sembrano non terminare mai, specialmente quelli tra San Casciano e Firenze. Restringimenti e cambi di carreggiata, lavori ai viadotti, sembrano opere infinite nonostante una road map dei lavori che poneva dei tempi precisi, scaduta ormai da due anni senza che se vede la fine dei lavori. Anzi ogni tanto capita che qualche nuovo cantieri spunti all’improvviso. Nonostante promesse di tempi non mantenute e lavori senza termine, non c’è interesse di nessuno a portare alla ribalta il problema. Se la politica sembra tuttavia non essere attratta dalla Siena Firenze, chi si è attrezzato quanto meno per darsi mano ed evitare disagi dovuti a code e deviazioni, sono gli automobilisti. Prima con un gruppo Facebook Quelli dell’Autopalio, che oggi sfiora i 7500 iscritti e recentemente con un canale Telegram che porta lo stesso nome e che nel giro di poche settimane è arrivato a quasi 1000 membri. Qui, in tempo reale, vengono segnalati incidenti, code, rallentamenti, presenze di cicli e pedoni che non dovrebbero esserci.
Andrea Settefonti