Cambia targa, al Comune non risulta. Batosta Ncc: 30mila euro di multe

La Sas rileva un problema e invia subito una mail per segnalarlo ma il conducente non la legge "Mi è sfuggita. Ma perché non chiamarmi o inviarmi una pec? Così perdiamo soldi e tempo tutti" .

L’invio del libretto di circolazione, l’autorizzazione per svolgere l’attività, il documento di identità e, all’occorrenza, il relativo pedaggio per ogni località che ha attivato una o più Ztl. A discrezione del Comune, non solo una volta per tutte, o una volta all’anno, ma in ogni occasione di attraversamento di una zona a traffico limitato.

Sono alcuni degli adempimenti richiesti agli Ncc, gli operatori del noleggio con conducente, per il passaggio in zona a traffico limitato e corsie preferenziali che impone loro di conoscere le modalità di applicazione di tale normativa per tutti i comuni della città metropolitana, della Toscana e del paese intero e di adempiervi con tempistiche che non collimano con quelle dell’effettuazione dei servizi, spesso prenotati solo con qualche ora di anticipo. La conseguenza? Un surplus di adempimenti burocratici.

"Qualche mese fa ho cambiato una delle auto con cui eseguo il servizio e comunicato digitalmente la variazione della targa associata all’autorizzazione. Si è verificato un problema che Sas mi ha comunicato solo con una mail che io, vista la mole che ne ricevo ogni giorno, non ho letto. Così dal 13 aprile mi hanno contestato circa 300 verbali per un totale di quasi 30mila euro..." sottolinea Marco Carraresi, presidente degli Ncc di Cna e titolare di un’azienda.

Carraresi dovrà assumereper l’ennesima volta un avvocato, fare ricorso, "aprire un contenzioso e spendere del tempo (come gli uffici comunali) per poi, alla fine, sperare in una totale assoluzione o, come giurisprudenza decreta, pagare una sola multa". "E’ già successo, sia a me che ad altri Ncc" aggiunge Carraresi. Che apre un interrogativo: "Non sarebbe stato più semplice e meno oneroso per tutti ricevere la comunicazione di adempimento non completato tramite una pec, un messaggio o la vecchia telefonata?". Sono tutti accorgimenti che Cna ha richiesto da tempo a Palazzo Vecchio proprio evidenziando le distorsioni. Quel che serve, per Carraresi "è la modernizzazione e snellimento della legge sul trasporto pubblico non di linea. Regione e Città Metropolitana dovrebbero non solo farsene portavoce presso il Governo ma anche dare il buon esempio anticipando localmente la riforma. Certo, per la creazione di una targa personalizzata riservata agli Ncc, che eliminerebbe alla radice il problema, occorre una normativa nazionale, ma per la stesura di un regolamento unico di tutti i Comuni dell’area che uniformi e semplifichi l’invio documentale potrebbe intervenire la Città Metropolitana e , la stessa Regione, con accordi con la polizie locali".

Rossella Conte