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Bufera sul sindaco di Vaglia "No alla bandiera a lutto per Silvio" Il caso arriva fino al Viminale

Ha scatenato un vespaio di polemiche la decisione del sindaco di Vaglia, Leonardo Borchi, di non mettere a mezz’asta la bandiera italiana e quella Europea che sventolano sul suo Municipio, come richiesto dal lutto nazionale per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Tanto che il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, Marco Stella, ha annunciato di aver scritto al Ministro degli Interni e al Prefetto di Firenze per chiedere che vengano presi provvedimenti contro il comune di Vaglia che, afferma Stella "Con parole insolenti e sprezzanti per bocca del sindaco Leonardo Borchi, si vanta di non ottemperare alle leggi dello Stato". Borchi aveva annunciato la sua decisione con un lungo post sui social, nel quale affermava: "Non faccio parte della schiera, per cui, sempre, quando uno muore "era una brava persona!". No, la morte non è un lavacro che annulla ciò che si è fatto in vita". E sentito al telefono spiega "Ritengo che Berlusconi non sia un personaggio che ha portato positività. E’ agli antipodi dei valori come il rispetto delle regole e il rispetto per le donne. Un politico deve essere non solo illibato penalmente, ma anche trasparente". Si chiede però Stella, "I sindaci possono permettersi di ignorare le disposizioni del Governo centrale, le leggi, facendo così prevalere le loro opinioni personali?": Replica Borchi: "Non so cosa mi potrebbero contestare per questa mia decisione, nel caso me lo comunicheranno". Nicola Di Renzone