
La cena che si svolge ogni anno in piazza Ognissanti
Firenze, 11 luglio 2017 - Un video di venti minuti per raccontare quasi cento anni di Borgo Ognissanti attraverso la storia scritta dalle sue botteghe e gli eventi in piazza che hanno reso la strada indimenticabile. Così tra un’immagine e un’altra si scopre che la Casa d’arte Paoletti comincia la sua storia nel 1860 e che la bottega Giovanni Baccani è in vita dal 1903. Ma anche che la tradizione della calzoleria Benigni va avanti dal 1919 mentre l’amato Caffè Curtatone, nessuno può non conoscerlo, coccola i suoi clienti dal 1937.
O anche che la bottega Giotti ha aperto il suo affaccio in Borgo Ognissanti nel 1950 e che Raimondo, Patrizia e Paola della Buffardi Immobiliare tutti i giorni si attivano per tenere le luci accese nei fondi della strada. E’ con un video ‘Borgognissanti viva’ che i commercianti festeggiano il saldo positivo tra aperture e chiusure della strada vincendo la sfida della desertificazione che sta attraversando tutto il centro storico.
Ed è il presidente dell’associazione Fabrizio Carabba, forte anche del sostegno di oltre 300 residenti, ad illustrare con un pizzico di naturale orgoglio l’elisir di lunga vita: decoro, sicurezza e passione, perché come spiega, «ogni commerciante deve comportarsi come un piccolo sindaco dei suoi pochi metri quadri».
«Borgognissanti – entra nei dettagli Carabba – è gestita come una specie di azienda suddivisa in tre tratti dal Curtatone a piazza Goldoni. Ogni pezzo di via può contare su due referenti che segnalano ogni giorno quello che succede in modo da girare tempestivamente le informazioni raccolte al comando provinciale dei carabinieri per un pronto intervento o per una azione investigativa più attenta e mirata. Lavoriamo in stretto contatto anche con Quadrifoglio e gli Angeli del Bello». Dal 2015 la rete virtuale sta dando i suoi frutti: atti vandalici, bivacchi e borseggi sono stati quasi abbattuti.
«I malviventi hanno capito – aggiunge Carabba – che qui non c’è spazio per loro e che sono costantemente sotto controllo». Una strada in cui si respira ancora l’aria di quartiere, con le sue casalinghe che si scambiano ricette dalle finestre e i commercianti che non negano un sorriso e un buongiorno a nessuno.
«Ci conosciamo tutti, c’è un legame molto stretto tra noi. Infatti, siamo costantemente in contatto e in caso di disagi ci mobilitiamo immediatamente» racconta Riccardo Pretolani dell’omonima Gioielleria aperta nel 1946 dal nonno. Una tradizione di maestri orologiai che si tramanda di padre in figlio da più di cinque generazioni.
«Questa strada è speciale, arrivano ancora tanti fiorentini» aggiunge invece Umberto Pasellucci al timone insieme alla moglie Paola del Panificio Palatresi che quest’anno festeggia 60 candeline nel Borgo. Sono loro i commercianti e gli artigiani del futuro. Loro che non si danno per vinti e hanno capito l’importanza del fare squadra. «L’obiettivo è valorizzare Borgo Ognissanti con il suo carico di arte, storia e botteghe e inserirla negli itinerari delle bellezze da scoprire» conclude il presidente dell’associazione.