Bollette su smartphone "Come è nata l’idea"

Eni ne ha acquistato il 20% per rivolgersi ai Millennials. L’ad Micael Saillen: "Occorre. una squadra di lavoro affiatata"

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Bollette semplici e chiare, con un assistente che viene in aiuto in chat ogni volta che ce n’è bisogno. Il tutto da gestire comodamente dal proprio smartphone, in maniera semplice e intuitiva, senza dover impazzire rimbalzando tra un call center e l’altro. E’ quanto offre Tate, startup fiorentina, nata nel 2018 nell’acceleratore Nana Bianca, che oggi è cresciuta e rappresenta una delle storie di successo.

Recentemente, infatti, Eni ne ha acquistato il 20 per cento, con l’obiettivo di rivolgersi così soprattutto ai Millennials, la generazione che più utilizza gli strumenti digitali. "L’idea – spega Micael Saillen, amministratore delegato di Tate – è nata qualche anno fa, osservando quello che succedeva all’estero in settori tradizionali, come quello finanziario, in cui si puntava su conti correnti digitali e accessibili". "Di lì abbiamo pensato come e dove in Italia poteva essere applicato questo approccio – prosegue Saillen – e il settore della luce e gas ci è saltato agli occhi, perché gestirne le bollette non è un’attività piacevole e la spesa per l’energia è vista di solito come una tassa, anziché un servizio di utilità".

Di qui l’idea di rendere le bollette qualcosa di semplice, economico e tutto digitale. "Siamo partiti – spiega l’ad – con il realizzare un’app che consentisse ai clienti di gestire tutto in autonomia, senza call center e senza spostarsi in negozi fisici". Un valore aggiunto nel 2018 e anche oggi, nel post pandemia.

Tante le startup che nascono, in Toscana ce ne sono 612, ma come mai Tate ha avuto successo? "Io credo – risponde Saillen – che la prima cosa che serve sia un’idea solida, da provare sul campo, mettendosi in gioco e cercando di recepire quanto chiedono i potenziali clienti". "Poi, sicuramente, almeno nella fase iniziale – conclude l’ad – serve una squadra di fondatori e collaboratori che siano affiatati, lavorino bene insieme per raggiungere un obiettivo che sia chiaro a tutti e condiviso".

Tate è digitale, ma anche ecologica. L’energia che vende proviene infatti rigorosamente da fonti rinnovabili. Grazie all’app da scaricare sul cellulare, è possibile tenere sempre sotto controllo pagamenti e consumi. Online è possibile anche fare il contratto. Zero sono i costi di attivazione e zero anche quelli di recesso nel caso uno decida di andarsene.

mo.pi.

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