ROSSELLA CONTE
Cronaca

Gli architetti: "Blocco edilizia, danno da centinaia di milioni di euro"

L'appello del presidente dell'Ordine degli architetti dopo il mea culpa di Italia Nostra sull'ex collegio della Querce

Un momento dell'assemblea nella sede dell'Ordine degli architetti

Firenze, 18 luglio 2019 - Tirare in ballo l'ex collegio Le Querce è stato "un refuso" o "un errore materiale". Lo hanno messo nero su bianco i legali di Italia Nostra nella memoria con cui l'associazione ambientalista si è costituita nel contenzioso intentato dal gruppo Leeu.

Il 25 luglio il Tar della Toscana, infatti, riaprirà il 'fascicolo' sul complesso che la società a guida indiana vorrebbe trasformare in un hotel di lusso. Vorrebbe, ma non può visto che i lavori sono stati fermati dal Comune dopo la sospensione della variante urbanistica del Comune di Firenze. Un caso che potrebbe far scuola e riperimetrare solo al centro storico l'ordinanza con cui il Consiglio di Stato ha stoppato lo strumento della ristrutturazione con limiti.

“Nel corso del confronto che si è svolto il 9 luglio alla Palazzina Reale, sede dell'Ordine degli Architetti di Firenze, Italia Nostra rappresentata dalla sua presidente nazionale Annarita Signorini, ha reso esplicito che l'interesse dell'associazione e di conseguenza il ricorso fosse circoscritto al nucleo del centro storico Unesco e che impropriamente il blocco dell'attività edilizia fosse stato esteso alle aree esterne ai viali e ai centri storici minori – spiega Duilio Senesi, presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze -. Alla luce di quanto sta avvenendo sul caso dell'ex collegio La Querce, dove il 25 luglio Italia Nostra affiancherà i privati per chiedere lo svincolo dell'intervento, ci rimane difficile comprendere con quale profondità di competenza si affrontino casi così delicati e vitali per l'economia della città. Leggere oggi sui giornali che possa esserci stato 'un refuso' o 'un errore materiale' lascia basiti».

Sono centinaia le persone coinvolte e almeno 150 i progetti che rischiano di essere bloccati: la maggior parte di questi stop riguardano piccoli interventi come il secondo bagno o il soppalco. “Il blocco dell'attività edilizia – prosegue Senesi -, ove si dovesse protrarre fino al 9 ottobre ed oltre, comporterà danni economici misurabili in centinaia di milioni di euro e anche gravissimi disagi alle famiglie che avevano deciso di fare lavori in casa nel periodo estivo. È un'emergenza per la città, per questo, come abbiamo già chiesto, serve il massimo impegno del Comune e di Italia Nostra per incanalare la discussione sui temi caldi della città (flussi e affitti turistici) con modalità che non comportino il blocco indiscriminato dell'attività edilizia e il ricorso ai tribunali. In autunno partirà la fase di revisione dello strumento urbanistico: sarà quella l'occasione per le opportune correzioni di rotta, per configurare scenari adeguatamente condivisi e per scongiurare incredibili fasi di caos come quella che stiamo attraversando”.