REDAZIONE FIRENZE

Banco di Lucca E’ Ceccuzzi il nuovo presidente

Già ai vertici del gruppo SmiKme, raccoglie l’eredita di Miccoli "Puntiamo sulle aziende medio-piccole, artigiani e professionisti"

Nel “mare magnum“ dei servizi bancari, una delle sfide che si pongono le realtà come il Banco di Lucca e del Tirreno Spa è quella di modellare su misura i servizi stessi in base al cliente. Un po’ come fa un sarto. Parola del neo presidente del Banco di Lucca – Sergio Ceccuzzi – senese, ma ormai fiorentino acquisito e con una grande conoscenza del territorio lucchese per averci lavorato ed aver contribuito anche al suo sviluppo a livello industriale. Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Lucca e del Tirreno, Gruppo Cassa di Ravenna, presieduta da Antonio Patuelli e diretta da Nicola Sbrizzi, ha nominato all’unanimità presidente Sergio Ceccuzzi, finora consigliere di amministrazione. Ceccuzzi sostituisce il compianto presidente Mario Miccoli, recentemente scomparso. Il presidente Patuelli, nella proposta fatta a nome del CdA della Cassa di Ravenna, ha sottolineato che la nomina di Sergio Ceccuzzi è un segnale di continuità nella scelta di una personalità toscana di alto prestigio. Il neo presidente, Ceccuzzi, dopo aver svolto la propria carriera professionale fino ai vertici del gruppo SMIKME, è stato poi per molti anni membro del CdA di Banca CR Firenze e presidente del Centro Leasing. In ambito associativo, è stato presidente di Confindustria Firenze e Confindustria Toscana.

"In Garfagnana e a Barga mi conoscono bene - dice Ceccuzzi - per aver lavorato nel gruppo SMIKME, sono arrivato ai vertici del gruppo e poi, anche per limiti di età, ho lasciato. Sono stato nel gruppo fino a un paio di anni prima che gli Orlando cedessero al dottor Manes il controllo del gruppo".

Dunque un toscano calato nella sua realtà, la Toscana appunto, che conosce bene?

"Sì, anche perché come presidente di Confindustria Toscana per quattro anni ho avuto l’opportunità di girare la regione e frequentare le sedi".

E il futuro?

"Adesso secondo me deve fare un ulteriore salto e in realtà come Lucca, come Firenze, la Versilia e la Garfagnana ci sarà da lavorare per un ulteriore sviluppo anche perché oggi le banche più piccole come il Banco di Lucca hanno il grande vantaggio di essere rimaste molte vicine alla clientela".

Voi a chi vi rivolgete?

"Il nostro target sono le aziende medio-piccole, le aziende artigiane, i professionisti a cui però possiamo offrire tutta una gamma di servizi come una grande banca, compreso il trading banking".