Baby calciatore aggredito. Targa al mister-coraggio

L’allenatore è stato squalificato per essere sceso in campo ad aiutare il giocatore

Non c’è solo il danno, ma anche la beffa. L’allenatore del Casellina (Allievi B) Roberto Mazzetti, è stato sanzionato per aver cercato di soccorrere un suo calciatore, picchiato da un avversario. È entrato in campo, dice il referto, ma avrebbe offeso anche il direttore di gara. Per questo è stato squalificato per 29 giorni (12 gennaio prossimo). Il Casellina non può presentare ricorso, perché, guarda il caso, la norma lo ammette solo per squalifiche superiori ai 30 giorni. Dopo l’episodio di violenza, successo in casa della Folgor Calenzano, il presidente del Casellina Giovanni Bellosi, aveva contattato il suo omologo del Casellina, Walter Tartuferi, e insieme stanno cercando di organizzare un momento di incontro tra i calciatori per stemperare gli animi.

Ma a seguito del verdetto del giudice sportivo, Bellosi si è spinto oltre: ha scritto una lettera aperta al presidente del comitato toscano della Figc, Paolo Mangini. L’obiettivo era invitarlo alla cerimonia di consegna di una targa ‘al merito’ che il Casellina vuole consegnare proprio a Mazzetti, l’allenatore squalificato mentre stava aiutando il ragazzo a terra vittima di violenza e colpito da calci alla testa. "Sento il dovere – ha scritto Bellosi – di richiedere a chi rappresenta la Figc una riflessione su questa grave stortura e pertanto sono a scriverti e a richiederti di prendere posizione in merito: l’allenatore che è impropriamente sceso in campo per soccorrere il ragazzo dovrebbe essere premiato dalla Figc, non squalificato. In questa vicenda la sua corsa per soccorrere il calciatore è uno dei pochi elementi positivi che possono restituire una speranza di un calcio che deve essere diverso".

Bellosi e la società giudicano la squalifica "come una medaglia al valore della carriera del nostro allenatore, oltre che come un grave errore di autoreferenzialità e di poca lungimiranza del sistema calcio". "Provvederemo quanto prima – ha detto Bellosi – a consegnare una targa di ringraziamento all’allenatore per la prontezza con la quale ha soccorso, facendolo idealmente in rappresentanza di tutti noi, il nostro tesserato in una situazione di pericolo: non mancherò di invitarti alla consegna e confido fin d’ora nella tua presenza".

Fabrizio Morviducci