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Nasce la linea Ataf "Fb": i bus che viaggiano verso l'arte

Il centro storico sarà così collegato con le colline panoramiche di Firenze e in particolare con il Forte Belvedere e con Villa Bardini, sedi di mostre d'arte

Forte Belvedere

Firenze, 18 luglio 2017 - Nasce la linea Ataf "FB", che collega il centro storico con le colline panoramiche di Firenze e in particolare con il Forte di Belvedere e con Villa Bardini, sedi di mostre d'arte di rilievo internazionale. L'iniziativa è del Comune di Firenze, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e con Mus.e.

Da oggi al primo ottobre un bus Ataf fara' 15 coppie di corse al giorno - una ogni 30 minuti dalle 10 alle 19 -, tutti i giorni dal martedi' alla domenica (per salire a bordo e' necessario quindi il biglietto della Scarl Ataf&Li-nea). Un capolinea e' in piazza Pitti, l'altro al Forte di Belvedere, per una corsa con queste che si sviluppa su una decina di fermate: via dei Bardi, piazza dei Mozzi davanti al Museo Stefano Bardini, Porta San Miniato (nuova fermata), Forte Belvedere (nuova fermata) in via di San Leonardo - a pochi passi dal Forte di Belvedere e da Villa Bardini, viale Galilei, piazzale Galilei, viale Machiavelli, Porta Romana in piazza della Calza, Via Romana, piazza San Felice e ritorno in Piazza Pitti. Presenti all'inaugurazione della linea il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente della fondazione Cassa di risparmio di Firenze Umberto Tombari. "Questo servizio, che potremmo chiamare 'bus dell'arte e della bellezza'- sottolinea Nardella- si rivolge ai residenti che vogliono visitare un luogo molto amato della citta' come Forte Belvedere e magari sono scoraggiati dalla salita un po' faticosa, e ai turisti. Sara' infatti un modo per invitare i visitatori ad uscire e vivere la citta' dal quadrilatero romano e decongestionare i flussi nel centro storico".

La nuova linea, aggiunge Tombari, "giunge in un momento assai opportuno non solo per la bellissima mostra 'Lloyd. Paesaggi toscani del Novecento', appena inaugurata, ma anche perche' e' desiderio della nostra fondazione operare in sempre piu' stretta sinergia con la fondazione Bardini e Peyron perche' il complesso Bardini sia sempre piu' aperto ai fiorentini e sia ulteriormente valorizzato in tutte le sue enormi potenzialita'.