Anziano travolto da pirata in monopattino "Mio marito è grave e quell’uomo è fuggito"

Via Lamarmora: commercialista di 83 anni investito sul marciapiede, batte la testa e finisce in ospedale con un edema cerebrale

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di Emanuele Baldi

"Mio marito è stato letteralmente scaraventato per terra da un ragazzo sul monopattino. Ha battuto la testa e quello non si è neanche fermato. E’ scappato via. Dopo aver investito un uomo di 83 anni...".

Via Lamarmora, giovedì, poche decine di metri dai viali. Sono da poco passate le 18 quando un anziano commercialista, molto noto in città, parcheggia la sua auto in garage per rincasare. Non fa in tempo però a mettere piede sul marciapiede che una ’scheggia’ a rotelle lo investe facendogli perdere l’equilibrio. L’uomo va giù, sbatte la testa sull’asfalto e fa appena in tempo a scorgere in lontananza il ’pirata’ del monopattino che a gran velocità si allontana. Difficile, se non impossibile, vista l’età e il trauma improvviso, cercare di rincorrerlo.

Sul momento, tuttavia, sembra tutto archiviabile con un grosso spavento e una brutta caduta. Così l’uomo, che ha una bella fibra, si rialza – certamente infuriato – e torna in casa. Non dà peso all’accaduto e fino alla mattina dopo non succede più niente.

E’ però quando raggiunge il suo studio che le cose precipitano. "I ragazzi dello studio mi hanno detto che mio marito si è sentito male all’improvviso" racconta la moglie che in quel momento si trovava in una tenuta fuori città e che non era neanche stata avvisata dell’incidente dal consorte che probabilmente non voleva farla preoccupare.

"I suoi collaboratori si sono subitoaccorti della gravità della situazione, mio marito ha avuto un’improvvisa crisi epilettica, non riusciva più a parlare. Poi ha perso i sensi".

Quindi la corsa in ospedale, la paura di non arrrivare in tempo. In un primo momento le condizioni dell’uomo sembrano particolarmente gravi. Ha un grosso ematoma alla testa.

A complicare il quadro clinico il fatto che l’anziano professionista ha avuto in passato un infarto.

Passano le ore e le sue consdizioni per fortuna si stabilizzano.

"Ho parlato con i medici – ci spiega ancora la moglie – e sembra che l’ematona possa anche riassorbirsi da solo. In caso contrario sarà necessario un intervento chirurgico". Le condizioni dell’83enne restano gravi ma comunque, secondo quanto appreso, non sarebbe in pericolo di vita.

Quello che resta è una rabbia. Dura, profonda. "Com’è possibile viaggiare a velocità folle su un marciapiede, far cadere un uomo di più di 80 anni e non fermarsi a vedere come sta ma anzi addirittura scappare via?" si chiede la signora.

"Tante di queste persone che corrono con questi monopattini sono un pericolo per tutti – aggiunge – io stessa l’altro giorno per poco non sono stata travolta davanti alla porta di casa".

Quindi l’appello: "Chiunque abbia visto qualcosa parli, voglio trovare chi ha fatto questo a mio marito. Le telecamere? Mia figlia è stata dai vigili ma si è sentita rispondere che per visionare i filmati è necessaria la denuncia della vittima. Peccato sia in un letto di ospedale....".

Postilla: ma siamo sicuri che un filmato sia sufficiente per cercare di rintracciare un mezzo che non ha nemmeno una targa?

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