
Una bomba esplode di fronte a una libreria di Casapound a Firenze
Firenze, 16 luglio 2019 - Condanne fino a 11 anni sono state chieste dai pm Filippo Focardi e Beatrice Giunti nel processo a carico di 39 anarchici imputati a Firenze per vari episodi tra cui, il più grave, il tentato omicidio dell'artificiere della polizia di Stato Mario Vece, rimasto ferito gravemente a causa dello scoppio di un ordigno posizionato la notte del Capodanno 2017 alla libreria il Bargello, vicina a CasaPound. Le pene maggiori sono state chieste proprio per i quattro anarchici accusati di tentato omicidio per l'episodio di Capodanno: 10 anni di reclusione per Salvatore Vespertino, 11 per Giovanni Ghezzi, 10 anni e mezzo per Pierloreto Fallanca e 10 anni per Nicola Almerigogna.
Danni per 2 milioni di euro sono stati chiesti dall'artificiere della polizia di Stato Mario Vece, parte civile, ai quattro anarchici accusati di tentato omicidio per l'attentato. Lo ha detto stasera il legale di Vece, l'avvocato Federico Bagattini, discutendo in aula come parte civile nel processo che vede imputati 39 esponenti di area anarchica attivi nel territorio di Firenze negli ultimi anni. "Un milione di euro - ha precisato Bagattini - sarà destinato al Fondo assistenza per il personale della polizia di Stato".
Vece nello scoppio riportò gravi lesioni permanenti. Tra le altre parti civili, c'è il sindacato di polizia Siulp, sempre rappresentato da Bagattini, che ha chiesto agli stessi quattro anarchici imputati di tentato omicidio 100.000 euro di danni, di cui 50.000 da destinare al Fondo assistenza per il personale della polizia di Stato.