Americo Mazzotta, i disegni della luce in mostra a Palazzo Pretorio

Trentaquattro opere realizzate durante la permanenza nell’hospice.

Americo Mazzotta, i disegni della luce in mostra a Palazzo Pretorio

Americo Mazzotta, i disegni della luce in mostra a Palazzo Pretorio

Per quasi 30 anni, Americo Mazzotta aveva scelto Figline come casa. L’artista nato a Collecchio (Pr) era arrivato nel 1991 con la figlia Elisa. Ci restò fino al 2020, quando fu ricoverato nell’hospice di San Felice a Ema dove morì nel novembre dello stesso anno. Durante la permanenza, riprese a disegnare realizzando 177 disegni: 34 dal 2 aprile saranno nel Palazzo Pretorio di Figline. La monografica "Lo splendore della luce e dei colori: sguardo e memoria", organizzata dal Centro culturale di Arezzo e dal Comune di Figline e Incisa e curata dal poeta Davide Rondoni, fino al 1° maggio è uno sguardo sull’arte degli ultimi tempi del maestro. "In hospice, babbo era tornato a lavorare grazie agli amici che gli portarono libri, pennelli, colori e fogli – ricorda la figlia –. Ora ho voluto farlo conoscere non solo come pittore, ma come uomo che ha vissuto la malattia e la sofferenza prima con la negazione e la paura, poi con la riconciliazione e la speranza. Una luce che esprime anche attraverso alcune sue opere".

Manuela Plastina

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