Alta Velocità a Firenze, il sindaco Nardella: "Ritardi e disagi, molte cose non tornano"

Insoddisfazione per la condotta tenuta, finora, da Rfi e da Ferrovie dello Stato: "Se noi non colleghiamo la stazione Foster a Santa Maria Novella - è il monito di Nardella - rischiamo di fare una cattedrale nel deserto"

Dario Nardella

Dario Nardella

Firenze, 10 agosto 2022 - Il nodo Alta Velocità torna in primo piano con l'annuncio del bando per il tunnel a Firenze. Il sindaco Dario Nardella ribadisce la sua insoddisfazione  per la condotta tenuta, finora, da Rfi e da Ferrovie dello Stato.  "Lo scetticismo è legato al fatto che non è cambiato niente rispetto alla riunione di martedì prima - spiega Nardella - a distanza di 48 ore il sopralluogo non ha portato novità. E visto che non ho potuto partecipare, per il Comune c'era l'assessore Giorgetti che mi ha riferito, lo farò nelle prossime settimane insieme all'ingegner Parenti che è anche presidente dell'osservatorio ambientale". Il sindaco avverte: "Ci sono molte cose che non ci tornano, anzitutto non c'è un euro sul people mover".

Poi una questione di vitale importanza per Firenze: "Se noi non colleghiamo la stazione Foster a Santa Maria Novella - è il monito di Nardella - rischiamo di fare una cattedrale nel deserto, perché la linea della tramvia non riesce da sola a reggere il flusso di centinaia di migliaia, se non milioni di passeggeri. Non c'è un euro. Non ci sono poi garanzie inoltre sulla fine rapida dei lavori sulla stazione di Santa Maria Novella, il cantiere continua a essere una vergogna. Siamo molto preoccupati, e lo dice Parenti, per le strutture del cantiere dell'alta velocità che purtroppo dopo anni e anni di abbandono ed esposizione alle piogge sono a rischio ammaloramento. Non abbiamo avuto ancora rassicurazioni dal punto di vista tecnico e ingegneristico".

Il motivo di maggiore scontentezza riguarda, tuttavia, le tempistiche necessarie a completare il tunnel e la stazione Belfiore: "Prendiamo atto che invece di terminare i lavori i lavori entro la fine del 2026, massimo inizio del 2027, si parla addirittura della fine del 2028 - rileva il sindaco - non stiamo parlando di qualche mese di ritardo legato all'aumento del prezzo delle materie prime, ma di un anno e mezzo rispetto a un impegno preso appena cinque mesi fa".

"Siamo molto rispettosi degli altri - conclude il sindaco - ma manteniamo delle riserve fortissime e cercheremo di capire con il sopralluogo che faremo se rimangono e come agire nei confronti di Ferrovie dello Stato, perché i disagi ricadono sui passeggeri del trasporto regionale, sui residenti, aumentano il livello di incertezza e non danno garanzie sul piano della tutela ambientale e della falda acquifera, che viene ostacolata dal cantiere".

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