DIPIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Alluvione, i comitati fanno rete: "Il 25 maggio manifestiamo uniti"

I cittadini pretendono risposte dalle istituzioni. La denuncia: "Pazienza finita. pretendiamo i rimborsi".

Alluvione, i comitati fanno rete: "Il 25 maggio manifestiamo uniti"

Alluvione, i comitati fanno rete: "Il 25 maggio manifestiamo uniti"

di Pier Francesco Nesti

"Mai più 2 novembre 2023": il Coordinamento dei comitati alluvione Toscana lancia la manifestazione del 25 maggio e lo fa con un obiettivo ben preciso: quello di incentivare non solo la partecipazione, ma anche e soprattutto il senso civico di tutti i cittadini, anche di chi non è rimasto colpito da acqua e fango. E "a investire un sabato del proprio tempo libero per chiedere più sicurezza sui territori e per il futuro di ognuno di noi". Comitati toscani perché agli ‘storici’ Comitato Alluvionati Campigiani 2023, Comitato via Cetino e via Campanella e Comitato Arca di Noè, tutti e tre di Campi, si è unito anche il Comitato Bagnolo per l’alluvione, in rappresentanza della comunità di Montemurlo. Tutti insieme ieri all’interno del Comune per illustrare quali saranno le modalità di partecipazione alla manifestazione, con ritrovo fissato alle 14 presso il parcheggio della Motorizzazione Civile, a Sesto.

Alle 14.45 è fissata invece la partenza del corteo che, passando da via Ebro, via Lucchese, via Pratese, via Baracca e via Baracchini, raggiungerà il palazzo della Regione in via di Novoli, per poi spostarsi nel parco di San Donato per la conclusione della manifestazione.

Ma quella di ieri è stata anche l’occasione per ribadire un altro concetto: "Quella del 25 maggio – hanno detto i rappresentanti dei comitati - è la data che segna la fine della nostra pazienza: dall’alluvione sono passati sei mesi, in questo arco di tempo ci sono state dette e promesse tante cose, ma di riscontri ne abbiamo avuti pochi. L’ultimo esempio è quello dell’11 aprile scorso, quando abbiamo chiesto un incontro alla Regione senza avere, almeno fino a oggi, alcuna risposta".

I comitati chiedono a gran voce i rimborsi annunciati, "in alcuni casi neanche arrivati a tanti cittadini che rappresentiamo", ma anche che il territorio sia messo in sicurezza: "Saremo sempre in pericolo se non verrà fatto tutto il necessario, così come l’emergenza non sarà finita finché non avremo ottenuto tutti i contributi che servono per la ristrutturazione delle nostre case e delle nostre aziende".