
Allarme a Vingone: cede un pezzo del sottopasso. Intervento d’emergenza in via Unità d’Italia
Crolla un pezzo di cornicione del sottopasso autostradale di via dell’Unità d’Italia. A dare l’allarme ieri pomeriggio, un cittadino che stava camminando sulla strada che taglia dal Vingone per arrivare fino alla zona industriale passando dal deposito della tramvia. Un sottopasso non banale, quello in questione, visto che sopra ci corrono l’A1, la rampa di accesso al parcheggio scambiatore di villa Costanza, ma soprattutto sotto passa la linea 1 della tramvia verso il deposito. Il cittadino a terra ha visto chiaramente i pezzi di calcinaccio e le parti di cornicione staccati dal ponte, così ha dato l’allarme. Sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco, e della polizia municipale per regolare il traffico. E’ stato allertato anche il sistema della protezione civile col volontariato impegnando mezzi e volontari dell’Humanitas e della Racchetta. A scopo cautelativo e per consentire le operazioni di ripulitura da parte dei vigili del fuoco, è stato istituito il senso unico alternato in direzione Vingone con i vigili urbani a regolare il traffico nell’area. I vigili del fuoco, usando un carro scala, hanno rimosso tutti i pezzi staccati nella parte alta, ripulendo successivamente il fondo stradale in modo da non lasciare detriti sull’asfalto. Sul posto anche l’assessore alla protezione civile, Lorenzo Tomassoli che ha coordinato gli interventi, e successivamente ha fatto il punto della situazione con i tecnici. Non sono state accertate le cause del cedimento. L’ipotesi più probabile, ma appunto un’ipotesi è che le parti possano essersi staccate dal sottopasso dopo l’impatto di un mezzo pesante. I tecnici tenderebbero a escludere il problema strutturale, tanto che non sono stati ritenuti necessari approfondimenti e ulteriori verifiche.
La strada è stata riaperta in serata dopo gli ultimi controlli e successivamente alla ripulitura della carreggiata. Fortunatamente tutto è finito per il meglio, ma l’attenzione per questo manufatto è altissima. Nel caso in cui ci fossero problemi infatti, o si dovesse ipotizzarne una chiusura per una qualche motivazione di ordine pubblico o necessità, resterebbe tagliato fuori il deposito del tram, con la conseguente paralisi di tutti i convogli in uscita e in entrata per le linee 1 e 2. Quello di Scandicci infatti è l’unico deposito di mezzi per tutta la città e per i comuni metropolitani.
Fabrizio Morviducci