LORENZO OTTANELLI
Cronaca

Alla scoperta dei paradisi nascosti. Tra calette e cascate fuori dai radar

Cala Civette, la Cascata dell’Acquacheta e le Fabbriche di Vallico: la top 3 per gli amanti della natura

Un’alternativa a Cala Violina, sempre più presa d’assalto, è Cala Civette Nome che deriva da una struttura del ’500 costruita in cima al promontorio

Un’alternativa a Cala Violina, sempre più presa d’assalto, è Cala Civette Nome che deriva da una struttura del ’500 costruita in cima al promontorio

Sono giornate con tanto caldo, ma anche con quel giusto sollievo dalle temperature roventi degli scorsi giorni. Qualche acquazzone qua e là, un po’ di nuvole e un po’ di vento hanno migliorato l’arsura. Ma il meteo sembra non dare molta tregua e presto le temperature torneranno a salire.

E allora quale migliore idea se non quella di andarsene dove l’aria è più respirabile lontano dalle mete più gettonate? È sull’Appennino che vi portiamo per la prima escursione fuori porta, là dove l’acqua scende tra i monti a un passo (letteralmente) dall’Emilia Romagna. Siamo alla Cascata dell’Acquacheta, uno spettacolo del comune di San Godenzo, all’interno delle Foreste Casentinesi, del Monte Falterona e di Campigna, che estasiò anche Dante, tanto da raccontarlo nel Canto sedici dell’Inferno della Divina Commedia. Tanti i percorsi in mezzo al bosco da percorrere, quasi tutti in partenza da San Benedetto in Alpe, il primo centro dell’Emilia-Romagna sulla statale 67, in anelli che rientrano in terra Toscana. Sì, perché qui non solo c’è la Cascata dell’Acquacheta, ma vicinissimo si trova anche la Cascata del Levane.

Per chi ama le scampagnate, niente di più divertente, accompagnati dal rumore del torrente e dal fruscio del vento tra le foglie. E poi, i ruderi del convento dei Romiti, con l’omonima piana in cui apparecchiare un bel picnic. E sotto alle cascate, facciamo anche un bel bagno (ma attenzione, l’acqua è sempre fredda).

Se al posto della montagna preferiamo il mare, ci troviamo in provincia di Grosseto e non sappiamo dove andare perché Cala Violina è presa d’assalto, allora potremmo trovare un posticino a Cala Civette, che si trova poco più a sud. Un nome che deriva da Torre Civette, una struttura cinquecentesca che domina la spiaggia dal promontorio. Un gioiello, anche questo, cinto dalla pineta, per chi desidera il mare di Scarlino, cristallino e ricolmo di fauna acquatica, che basta una maschera per ammirarlo.

Chi desidera visitare uno dei borghi più suggestivi della Garfagnana, può optare per Fabbriche di Vallico, nel comune di Fabbriche di Vergemoli (Lucca). Qui due sono le bellezze da ammirare: il Ponte della Dogana, che è il suo simbolo. Una testimonianza del medioevo, giunta fino a noi e che al tempo divideva il Ducato di Modena dalla Repubblica di Lucca, con la sua arcata sopra il torrente Turrite Cava. Proprio qui prendeva luogo la vecchia dogana tra i due stati. Insieme al ponte, la chiesa di San Jacopo. Nelle vicinanze del paese, poi, si trova Fornovolasco, famoso per il canyoning, ma anche la suggestiva Grotta del Vento, che con i suoi dieci gradi o poco più, può essere il ricordo delle temperature invernali che qualche odiatore dell’estate sta cercando.

Lorenzo Ottanelli