Aiuti dal Polesine all’Emilia I primi 70 anni della Misericordia

Il provveditore Brilli: "Bene il numero crescente dei nostri volontari".

Aiuti dal Polesine all’Emilia  I primi 70 anni della Misericordia

Aiuti dal Polesine all’Emilia I primi 70 anni della Misericordia

A inizio anni Cinquanta la dirompente alluvione in Polesine, quindi i terremoti che sconvolsero il nord e il sud del paese: l’Irpinia, il Friuli-Venezia Giulia, Tuscania fino alle alluvioni, recentissime, in Emilia Romagna e nel Mugello. Da settant’anni la Misericordia di Fiesole è impegnata con il gruppo di protezione civile (guidato da Simone Torrini), per aiutare chi soffre a ricominciare, con il Coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina, della quale fa parte fin dalla sua fondazione.

A ricordarlo è il provveditore Guido Brilli (foto), che nel 1971 fu fra i primi ad arrivare a Tuscania: "La filosofia del soccorso è un tratto distintivo che la Misericordia di Fiesole coltiva da quasi due secoli: da quando nel 1829 il vescovo locale costituì l’ente. Le calamità richiedono sempre una risposta collettiva. Lo intuisce la società civile e lo interiorizzano i nuovi volontari, che crescono di numero assicurandoci un prezioso ricambio generazionale".

"Affrontiamo sfide particolarmente difficili da sempre - aggiunge Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie area fiorentina – ma di fronte alla sofferenza abituarsi è impossibile. L’unico antidoto resta la solidarietà".

D.G.