Firenze, aggredisce persone in strada: odio verso gli Usa per il ritiro dall'Iraq

Sei persone aggredite con coltelli, taglierini e a mani nude. Ferito un turista olandese sulla tramvia, un 31enne italiano in prognosi riservata. Il sindaco: "Non è terrorismo"

Polizia (foto di repertorio New Pressphoto)

Polizia (foto di repertorio New Pressphoto)

Firenze, 30 luglio 2021 - Nessun motivo religioso ma risentimento verso i cittadini Usa dopo che il loro Paese ha deciso di ritirarsi dall'Iraq. Questo, secondo la questura di Firenze, il motivo che ha spinto nelle ultime 24 ore un curdo ad aggredire in strada sei persone in diverse zone di Firenze, anche ferendole con coltelli o taglierini oltreché a mani nude.

Le macchie di sangue nel vagone della tramvia
Le macchie di sangue nel vagone della tramvia

Turista colpito alla testa sulla tramvia

L'uomo, 31enne, era stato arrestato dopo aver ferito ieri alla testa con un coltello un turista olandese sulla tramvia. Dalle ricostruzioni emerge che a volte ha aggredito senza dire una parola; in altre occasioni ha chiesto in inglese di quale paese fossero originarie le vittime ('Where are you from?'). Il turista, senza un motivo apparente, era stato raggiunto da un colpo di lama alla testa dopo che il 31enne gli avrebbe detto qualche parola che, sembra, l'altro non avrebbe compreso. L'aggressore aveva tentato di fuggire alla fermata delle Cascine ma era stato bloccato nelle vicinanze dalla polizia. Il ferimento invece è valso per il turista una prognosi al pronto soccorso di 10 giorni per la guarigione.

La ricostruzione

"Alla luce della ricostruzione effettuata - spiega la Questura di Firenze -, alla base di tali comportamenti non vi sono motivazioni religiose di tipo integralista, ma piuttosto il fatto che l'uomo, di etnia curda, era alla ricerca di cittadini statunitensi poiché nutre risentimento verso gli Stati Uniti d'America a causa dell'asserito abbandono del suo popolo successivamente alla ritirata dall'Iraq della coalizione anti Daesh". Gli accertamenti della polizia proseguono sugli episodi già individuati.

Un ferito in prognosi riservata

Tra le persone aggredite in strada c'è un trentenne italiano ricoverato in prognosi riservata a causa delle lesioni subite. È la più grave tra le vittime delle aggressioni, avvenute in varie zone di Firenze. Il trentenne è stato raggiunto da coltellate alla testa e all'addome la sera del 28 luglio nel centro storico. L'uomo si trova al momento ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Careggi. Le sue condizioni sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita. Le aggressioni del 31enne finora censite dalla polizia sono sei e sarebbero avvenute nel giro di un paio di giorni. L'arresto è scattato per la resistenza ai poliziotti che lo hanno fermato mentre scappava dal convoglio. Invece, per le sei aggressioni, è stato denunciato per lesioni personali. Sabato udienza di convalida dell'arresto davanti al gip. 

 

Il sindaco Nardella: "Non è terrorismo"

"I fatti avvenuti sono gravi ma le aggressioni da parte di un cittadino curdo a sei persone negli ultimi giorni a Firenze non hanno a che fare né col terrorismo né con la religione e grazie al lavoro di squadra delle forze dell'ordine il caso è stato risolto in fretta". Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella. Il sindaco nel pomeriggio si è sentito col questore Filippo Santarelli e con il nuovo responsabile antiterrorismo internazionale a Roma Lucio Pifferi. "Grazie al sistema di sicurezza delle forze dell'ordine, alle telecamere di sorveglianza, ai resoconti incrociati di polizia e carabinieri questa persona è stata individuata e fermata in poche ore - ha aggiunto il sindaco -. È inammissibile ogni tipo di speculazione politica e il creare allarmismo su presupposti falsi".

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