PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Colpi di falce alla moglie. Lei resta gravissima. L’ombra della crisi e le regole per le figlie

La donna assalita dal marito con una roncola lotta tra la vita e la morte. I due stavano attraversando un periodo difficile e spesso litigavano. Domani l’interrogatorio di garanzia: giallo sulle cause dell’aggressione

Sul posto sono intervenuti i soccorsi e i carabinieri di Fiesole

Sul posto sono intervenuti i soccorsi e i carabinieri di Fiesole

Firenze, 12 agosto 2025 – Discutevano spesso, soprattutto nelle ultime settimane. Contrasti che lentamente avevano logorato il rapporto tra i due e il sentimento che li legava. E sabato, a margine dell’ennesimo litigio, Y.B., 45 anni, di origini tunisine, ha afferrato la roncola di una trentina di centimetri dal mobiletto degli attrezzi agricoli e si è scagliato contro la moglie Sofia, 43 anni di Fiesole. È quanto emerge dalle indagini sul tentato omicidio avvenuto la notte scorsa nelle colline di Firenze.

Dopo più di due giorni dall’agguato, la donna lotta ancora tra la vita e la morte all’ospedale di Careggi: le sue condizioni, stando a quanto si apprende, rimangono gravissime, nonostante gli interventi chirurgici alla quale è stata sottoposta. A far preoccupare maggiormente sono le ferite alla testa e al petto. Un fendente le avrebbe squarciato la nuca. Ha perso molto sangue e riportato tagli profondi sulle braccia. L’uomo invece si trova a Sollicciano, domani dovrebbe essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia prima di affrontare l’udienza di convalida.

Intanto i carabinieri, coordinanti dalla pm Alessandra Falcone, in queste ore stanno sentendo amici e parenti della donna, per capire cosa può aver provocato un gesto simile. Secondo quanto ricostruito, i due stavano attraversando un periodo complicato del matrimonio. Spesso dormivano in parti separate del complesso di case in mezzo a campi e boschi, dove vive la coppia insieme al padre della vittima e alcuni collaboratori dell’azienda agricola di cui Sofia è proprietaria (la 42enne ha anche un lavoro a Prato). La donna, raccontano gli amici, ha più volte palesato la volontà di “separarsi dall’uomo”. Il rapporto si sarebbe incrinato a causa delle continue contestazioni del marito sullo stile di vita di lei e su come venivano educate le due figlie (di 2 e 3 anni).

“Maltrattamenti verbali e psicologici”, li ha definiti Alessandro, il papà di Sofia. Al 45enne non sarebbe piaciuto come venivano vestite le due bambine. Pretendeva anche che non andassero all’asilo, ma venissero cresciute in casa secondo le sue regole e i principi del suo Paese. “Non voleva neanche che guardassero la televisione”, ci spiega chi vive a un pianerottolo di distanza dalla coppia.

Cosa può aver fatto da detonatore quella notte? Ancora non è del tutto chiaro. Quando i carabinieri della stazione di Fiesole sono giunti sul posto, il corpo della donna era riverso in una pozza di sangue, mentre il marito era seduto su un muretto appena fuori l’abitazione, con lo sguardo fisso nel vuoto e in braccio una delle figlie singhiozzanti. A dare l’allarme è stata la mamma, che in quel momento si trovava ospite della figlia per aiutarla con le due bambine piccole.

A richiamare la sua attenzione, le urla strazianti di Sofia, che ha lottato contro il suo aguzzino e tentato di fuggire attraverso le scale che portato dal piano terra a una rimessa sottostante. In quel momento, le due figlie probabilmente stavano dormendo.

Di lì a poco, dalla casa di fianco, è arrivato in soccorso il padre. Hanno da subito cercato di arginare l’emorragia della figlia e poi chiamato i soccorsi. Sul posto è intervenuta per prima la Misericordia di Campo di Marte, poi tre gazzelle dei carabinieri a sirene spiegate. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e la roncola è stata sequestrata. Nei prossimi giorni potrebbero essere disposti accertamenti sui telefoni dei due, per delineare i contorni della relazione. L’uomo – accusato di tentato omicidio – non ha precedenti, e non sarebbe emerse denunce di violenze o maltrattamenti a suo carico da parte della moglie. Le due bambine sono state momentaneamente affidate alla nonna materna.