REDAZIONE FIRENZE

Aggressione a Firenze: Chiosco chiuso, "Ingiustizia"

Un uomo viene aggredito con un machete e una mazza da baseball in un chiosco di Firenze. La famiglia titolare dell'attività viene punita con una sospensione di 30 giorni, considerata ingiusta e sproporzionata.

Un uomo si avvicina al banco e ordina, si dà continue occhiate furtive intorno. Pochi istanti dopo si capisce il perché: piomba una spedizione punitiva, lo tira a terra e lo colpisce ripetutamente con un machete e una mazza da baseball. Si scatena il panico, il buttafuori cerca di sedare gli animi, ma deve desistere di fronte al commando, poi la vittima riesce a ripararsi dietro il bancone. Sono le raccapriccianti immagini di lunedì delle telecamere del chiosco di piazzale Vittorio Veneto, dove un cliente peruviano è stato ferito gravemente; un episodio che ha fatto scattare 30 giorni di sospensione all’esercizio dal questore perché ritenuto essere abituale luogo di ritrovo di soggetti dalla elevata pericolosità sociale. Ma non ci sta la famiglia titolare dell’attività, vittima e non causa del clima violento delle Cascine: "Questo decreto ci lascia basiti, soprattutto in considerazione della forte collaborazione con le forze dell’ordine – spiega il titolare Andrea Giordano –. Siamo i primi a chiedere, da anni, il ripristino della legalità nelle Cascine. Per contro, all’ennesimo episodio di violenza inaudita, dove risultiamo vittime, viene emesso nei nostri confronti un decreto di sospensione della licenza. Lo troviamo profondamente ingiusto, sproporzionato e miope". "La norma prevista all’art. 100 Tulp è ereditata dal ventennio fascista e si presta ad applicazioni inique e arbitrarie – commenta l’avvocato Daniele Quaranta –. È importante, quindi, che trovi poche applicazioni e molto ponderate, tenendo conto delle circostanze concrete e delle effettive possibilità del commerciante di rispettare tale previsione. In altre parole, se da un lato è legittimo richiedere ai privati il rispetto delle regole, dall’altro lato non è possibile demandare ai privati il ripristino della legalità e dell’ordine pubblico"

Carlo Casini