REDAZIONE FIRENZE

Addio Willy, il teatro piange il suo tecnico

Morto a 65 anni dopo una lunga malattia Visibelli. Esperto di musica, aveva fondato il TecniCoro: i messaggi e il cordoglio di una città

"Gentilezza, professionalità e amore per il suo lavoro: il palcoscenico. Piangiamo la scomparsa di Guglielmo Visibelli, Willy per tutti noi che lo abbiamo conosciuto. Il suo ricordo ci accompagnerà in ogni alzata di sipario. Oggi, domani, sempre". Anche la Pergola insieme ad altre decine di addetti ai lavori del teatro ha scritto un messaggio dettato dal cuore, per dare con sgomento l’ultimo addio a Guglielmo – per tutti Willy– pilastro del teatro di Firenze e dintorni, morto a 65 anni dopo una lunga malattia nella sua San Casciano.

Su tutto gli va riconosciuta una bravura rara come direttore tecnico del teatro, ruolo che il pubblico non è abituato a conoscere, ma che in sua assenza nessuna compagnia potrebbe andare in scena. Willy era coscienza artistica: aveva creato generazioni di ottimi tecnici e diretto festival internazionali. La stessa che gli fece scegliere persone di ogni tipo per cantare nel suo famoso TecniCoro composto da maestranze dello spettacolo e che portò anche in tournèe divertenti e geniali come era lui. Willy, fratello dell’attrice Beatrice Visibelli, è stato anche tra i fondatori dell’Opera Festival di Firenze.

"Purtroppo Guglielmo se n’è andato , addormentandosi in serenità – aveva scritto la famiglia l’antivigilia di Natale –. Carla, Brando e Rocco ringraziano per il supporto ed il vostro amore per Guglielmo". Il funerale è stato poi celebrato domenica alla Propositura di San Casciano. Era figlio d’arte: anche il padre Giuseppe amava la musica da professionista. Era stato un famoso basso, componente del “Quintetto Polifonico Italiano” fondato da Clemente Terni nel 1950. Ed era stato lui ad approfondire la passione per musiche religiose e profane, studiando sempre, fino all’ultimo.

"Che tristezza! Il suo sorriso mi ha accompagnato sin da quando eravamo ragazzi", ha detto Maurizio Frittelli, presidente dell’Ort. "Il Natale è fatto di presenze ma anche di assenze, tante, troppe in questi ultimi due anni. Anche quella di Guglielmo Visibelli, amico e compagno di tante avventure artistiche", ha scritto Giovanni Vitali del Maggio. "Non dimentichiamo mai– ha che il nostro è un mestiere artigianale ma che con gli strumenti giusti riusciamo a costruire un mondo necessario", ha sottolineato Giancarlo Mordini dal Teatro di Rifredi. Tanti ricordi di tanti amici per dire a Willy: buon viaggio amico prezioso e generoso.

Titti Giuliani Foti