BARBARA BERTI
Cronaca

"Addio fantasmi". Ma resta il vuoto Il peso del silenzio fra madre e figlia

Al teatro Puccini va in scena lo spettacolo tratto dal romanzo della scrittrice Nadia Terranova. Sul palco due attrici d’eccezione, Anna Bonaiuto e Valentina Cervi per una storia di abbandoni.

"Addio fantasmi". Ma resta il vuoto Il peso del silenzio fra madre e figlia

di Barbara Berti

Finalista del Premio Strega 2019, la storia di "Addio fantasmi" della scrittrice Nadia Terranova, dopo aver conquistato lettori e critica, prende vita teatrale diventando uno spettacolo grazie a Chiara Lagani e Luigi De Angelis, ideatori del progetto del quale la prima firma la drammaturgia, il secondo la regia. Dopo la tetralogia de "L’amica geniale" di Elena Ferrante, la compagnia "Fanny &Alexander" si è dedicata all’adattamento di questo romanzo e stasera al Teatro Puccini alle 21, la vicenda familiare di Ida Laquidara e di sua madre diventano corpo e voce. Una storia fatta di assenze e abbandoni, sparizioni e ferite infantili mai sanate. Ossessioni e incomprensioni. Lo spettacolo – come il romanzo – mette al centro il rapporto tra due donne, una figlia e una madre, incarnate sul palco da due attrici d’eccezione, Anna Bonaiuto e Valentina Cervi, nipote del grande Gino. "Addio Fantasmi" racconta la storia di Ida Laquidara, alle prese con il vuoto di un’assenza: il padre è uscito di casa per non tornare più. La mancanza paterna si è riversata negli incolmabili silenzi tra Ida e sua madre e il legame tra le due donne, fatto di incomprensioni taciute che pesano come macigni, è il perno dello spettacolo. L’allontanamento progressivo tra le due donne diventa anche fisico: adesso Ida abita a Roma la madre a Messina. Ma un evento chiama la protagonista a viaggiare verso la sua città d’origine e verso il suo passato: la madre, infatti, ha deciso di ristrutturare la casa di famiglia per metterla in vendita e ha bisogno del suo aiuto. Un viaggio che riporterà in vita tutti i suoi fantasmi, in un crescendo di inquietudini alimentate dal rapporto irrisolto con la madre. Perché sgombrare la casa significa anche sistemare ciò che era stato accantonato e chiuso nel cassetto.

"I fantasmi del titolo sono quelli che Ida, il mio personaggio, si porta appresso sin da bambina, quando il padre, malato di depressione, a un certo punto scompare – spiega Cervi – Il confronto con la madre, impersonata dalla grande Bonaiuto, e con cui non si vede da anni, è conflittuale: dice alla figlia ‘dimentica’, ma la figlia non vuole dimenticare, bensì capire il motivo di quella scomparsa per fare i conti con il trauma subito. Non si scoprirà mai che fine abbia fatto il padre e le due donne, come due cani randagi, tenteranno di ricongiungersi nella loro incolmabile diversità".