REDAZIONE FIRENZE

Abolito il superticket per farmaci, visite ed esami diagnostici

La Regione Toscana perde 55 milioni di euro recependo una direttiva del Governo di un anno fa

Da martedì prossimo non si pagherà più il superticket della sanità. La sua abolizione era stata annunciata già dal governo lo scorso anno, l’ultimo passaggio è stato in giunta regionale, con l’approvazione della delibera che dà esecuzione al provvedimento nazionale.

Dopo dieci anni dunque, viene eliminato il balzello. Ne beneficeranno circa 500mila persone nella nostra regione, tutti con redditi superiori ai 36mila euro. Nello specifico è abolito il ticket sui farmaci, articolato per fasce economiche (reddito fiscale o Isee) che imponeva il pagamento di 4 euro aggiuntivi a confezione per la classe di reddito superiore a 100mila euro, 3 euro fra i 70 e i 100mila euro, 2 euro fra i 36mila e i 70mila euro. Chi non pagava e gli esenti, naturalmente, continueranno a non pagare. Mentre si continuerà a pagare la differenza di prezzo se si sceglie il farmaco di marca rispetto al generico.

Abolito anche il superticket su visite, esami diagnostici, chirurgia ambulatoriale e riabilitazione. Dal primo settembre, dunque, per tutti i cittadini che non beneficiano di esenzioni, l’importo massimo sarà pari a 38 euro, ossia la franchigia riferita al ticket ordinario. Aboliti i 10 euro aggiuntivi per la fascia tra i 36 e i 70mila euro, 20 fra i 70 e 100mila euro, 30 per i redditi superiori ai 100mila euro. Per le casse della Regione una batosta da 20 milioni di euro all’anno che dovranno essere reperiti altrove. Perché la Toscana incassava dal ticket aggiuntivo per fascia di reddito 55 milioni su base annua. Il governo ha stanziato per le Regioni 554 milioni.