A Firenze si accende la sfida. Eike: dalla Venere alle buche. Sara, Palazzo Vecchio familiare

Chi dopo Nardella? Il centrodestra sceglie la strada civica: ieri presentazione con proclami. L’assessora nelle periferie e lancia una città più vivibile. Ma c’è l’incognita Saccardi (Italia Viva) .

A Firenze si accende la sfida. Eike: dalla Venere alle buche. Sara, Palazzo Vecchio familiare

A Firenze si accende la sfida. Eike: dalla Venere alle buche. Sara, Palazzo Vecchio familiare

di Emanuele Baldi

FIRENZE

Una campagna lampo (due mesi e spiccioli) con messaggi chiari e concisi da inviare a una Firenze in apnea da qualche tempo, fiaccata com’è da cantieri snervanti di tram e tav, da un mercato turistico vorace che droga i prezzi delle case e da una microcriminalità, che dai ’campi base’ del parco delle Cascine e della vicina stazione di Santa Maria Novella tormenta il quadrante ovest della città.

Altro tempo per convincere gli elettori a cercare di espugnare il fortino rosso di Palazzo Vecchio l’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt, candidato civico sostenuto dal centrodestra, non ne ha. Colpa anche della lunga telenovela che ha accompagnato la sua discesa in campo, fortemente sostenuta da Fratelli d’Italia, e complicata non poco dal suo nuovo ruolo (ora è in aspettativa) del museo di Capodimonte a Napoli.

Dunque barra dritta sui temi chiave: stop al degrado, battaglie per la sicurezza, scommesse su un turismo di qualità e un ripensamento generale della mobilità a partire dal sistema tramviario che, dice Schmidt, ha creato "cicatrici in centro e fuori" e necessita di un "radicale review" riguardando "in maniera radicale le opere non contrattualizzate". Ieri, in riva all’Arno nel vecchio teatro ’Tenda’, ora ribattezzato Cartiere Carrara, pieno di bandiere con i gigli e senza simboli quasi 1.500 persone sono accorse per ascoltare il primo discorso di Schmidt alla città, quella città che il centrosinistra lo accusa solo di usare essendo un "paracadutato".

Schmidt ha parlato per quasi 40 minuti toccando i punti chiave del suo programma. "Ora si cambia in meglio, più sicurezza, più efficienza, più decoro. Firenze deve tornare ad essere il faro del mondo" il suo esordio. Poi i temi caldi. Le Cascine, per Schmidt, "diventeranno il nostro Central Park, il giardino dei fiorentini in cui potranno giocare tutti i bambini, senza avere paura". Un ragionamento, quello sulla sicurezza, che allarga anche alla ‘mala movida’ ("Stop agli eccessi che hanno trasformato i residenti del centro storico in vittime inascoltate, anche delle bande"). Poi la stoccata sul Maggio ("Pochi decenni fa lanciava i più grandi cantanti. Oggi è diventato una voragine mangia soldi") e sul restyling dello stadio Franchi ("Enorme spreco di soldi pubblici").

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